"Su di me tante cattiverie.."
La telenovela è finita, probabilmente con poca soddisfazione di tutti, ma è finita. Stefano Guberti è stato ceduto al Bari e resterà in Puglia per sei mesi. All’Ascoli non è andata alcuna contropartita tecnica, ma solo contanti. Si parla di circa 200.000 euro, una miseria rispetto ai tre milioni e mezzo rifiutati solo un anno fa, ma meglio di niente cosiderato che a giugno Guberti sarebbe andato via gratis. Ma sarà stato un affare ‘regalarlo’ al Bari capolista?
"Spero di sì — ha confermato il laterale sardo — anche se mi dispiace andar via perché non voglio che si pensi a una fuga nel momento della difficoltà. Mi dispiace che qualche dirigente e lo stesso Colomba mi abbiano fatto passare per quello che non sono. Volevo rimanere per giocare fino alla fine e, invece, sono state fatte dichiarazioni strane sul mio scarso impegno, sul non attaccamento alla maglia. Tutte cose che mi hanno deluso profondamente.
Per questo ho accettato di andare al Bari. Spero che almeno i soldi che l’Ascoli prenderà serviranno a pagare lo stipendio a qualche mio compagno di squadra perché è bene saperlo: l’Ascoli non aveva le possibilità economiche per rinnovarmi il contratto. Mi dispiace tanto lasciare questo gruppo. Ho avuto compagni fantastici come Micolucci, Luci, Belingheri, Pesce, Sommese e Di Donato. Ma mi mancheranno anche tutti gli altri.
Così come quest’anno mi sono mancati Bernacci e Iaconi. Bernacci è stato fondamentale perché un attaccante come lui non si trova facilmente in giro. Lasciar andare via Iaconi, invece, è stato l’errore più grande della società perché con lui questa squadra ha giocato il miglior calcio. Vado via portando con me l’affetto e anche le critiche dei tifosi. Aver indossato la ‘gloriosa’ maglia numero 7 è stato un onore e sarò sempre grato a questa squadra che mi ha lanciato nel calcio".
FONTE: Resto del Carlino
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