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  17/02/2009 - QUI JUVE

Cobolli: «Cassano è un obiettivo Juve»

«Penso che l'Inter abbia fatto un grande passo avanti. Nulla è chiuso, solo i numeri possono chiudere il discorso e non lo dicono. L'Inter sta dimostrando di essere una portaerei, ma come ha detto Mouirnho mancano 33 punti. Certo le altre squadre, come la Juve, devono vincerle le partite se vogliono restare in corsa». Inter in fuga, o quasi, ma tutto è ancora possibile, e la Juve non ha alcuna intenzione di mollare lo scudetto. Lo assicura il presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli, intervenuto ai microfoni di 'Radio Anch'io lo Sport'.

DISTRAZIONE CHAMPIONS - «L'Inter è una squadra molto strutturata e può permettersi di sopportare le fatiche della Champions - dice Cobolli -. La prova della verità ci sarà dalla settimana prossima quando inizieranno Champions e Uefa. Può succedere ancora tutto. Il campionato non è perso, la storia numericamente ci dimostra che ci sono stati grandi recuperi. Il ritorno della Champions può cambiare la scena, anche se non posso dire che l'Inter è una squadra migliore rispetto all'anno scorso».

NESSUNA INVIDIA, E NESSUNA LAMENTELA - «A loro non invidio mai nulla, ma devo dire che Maicon è un grandissimo giocatore - commenta poi il presidente della Juve -. La mano di Adriano ieri sera nel derby? Il braccio di Adriano certo ha dato un tocco importante alla palla, anche se non sono in grado di giudicare. Gli arbitri? Vanno lasciati in pace, noi ci prendiamo i vantaggi che ogni tanto ci danno e sorvoliamo sugli errori che ci penalizzano».

BASTA PALI - Cobolli si sofferma poi sulla prestazione della Juve contro la Sampdoria: «Ho visto i giocatori determinati a cercare di trovare prima il pari, poi la vittoria. Ho visto un bel gioco, mi auguro di non vedere più tanti pali come ieri. Il giorno dopo contano però solo i tre punti della vittoria o il punto del pareggio. Questa è la verità». Sulla stagione della Juve il giudizio è «positivo». «Ma è ancora sospeso perché aspetto la fine delle competizioni - afferma Cobolli -. Se andiamo avanti in Champions e in Coppa Italia, dimostrando ad esempio con il Chelsea che possiamo farcela il giudizio sarebbe ancora più positivo. Abbiamo dimostrato di essere rocciosi e con uno spogliatoio compatto».

I GIOVANI - Il presidente bianconero assicura poi che la Juve proseguirà la politica dei giovani: «Nei nostri programmi il piano giovani deve continuare, abbiamo sfruttato l'opportunità della B per lanciarli e stanno diventando un corpo importante all'interno della squadra. Sono destinati a sostituire alcuni campioni della squadra. Sappiamo che dobbiamo fare un paio di innesti importanti per migliorarci ancora. Due giocatori che diano classe alla squadra, tenendo presente che Nedved l'anno prossimo potrebbe anche decidere di non giocare più. Noi molto vicini ad Aquilani? No, non è vero».

IDEA CASSANO - Resta, comunque, vivo l'interesse per Antonio Cassano: «Cassano? Un ragazzo che sta diventando uomo, anche simpatico, divertente. E' un ottimo giocatore, il nostro ds Secco ha parlato dei nostri potenziali acquisti per la prossima stagione. Certamente Cassano è anche uno di quei nomi su cui stiamo ragionando».

FIDUCIA A RANIERI - Confermata, poi, la fiducia al tecnico Ranieri: «Sono molto soddisfatto di Ranieri, ricordo che siamo secondi in classifica. Mi sembra che lui abbia preso una squadra l'anno scorso e la stia migliorando. Ha ancora un contratto con noi e sarà rispettato. Ieri ha dato una grande dimostrazione tecnico inserendo Giovinco e facendo giocare Tiago che sembrava un giocatore un po' perso».

IL CHELSEA - In conclusione Cobolli parla della prossima sfida di Champions contro il Chelsea: «Prova importantissima, loro nelle ultime settimane stavano andando male ed ero rincuorato. Ora hanno cambiato allenatore e sono un po' preoccupato. Il fatto che il Chelsea abbia cambiato l'allenatore un pò mi preoccupa, perchè porta carica nuova. Ma penso anche che tutto sia nelle mani dei nostri giocatori, nella classe di campioni come Del Piero, Nedved e Buffon e nella voglia di fare dei bravi giovani che abbiamo. È una delle partite più importanti dell'anno».