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  05/03/2009 - "CASO" MOURINHO

Italia spaccata

Sì, l’Italia si è proprio spaccata. Gli addetti ai lavori, gli allenatori, i giocatori, ma anche il popolo di internet: tutti hanno voluto discutere sul caso esploso nelle ultime ore. Mourinho ha ragione oppure no? Mourinho ha detto cose giuste oppure no? Ha vinto il no, sul nostro sito, ma di poco: 52,5 per cento contro 47,5 per cento in un giorno dove il nostro indirizzo (www.corrieredellosport.it oppure www.stadio.it) è stato preso d’assalto. Non solo per votare il sondaggio in home page, ma anche per commentare tutte le notizie relative all’argomento del 2009: Mourinho contro mezza serie A.

Migliaia di voti per il sondaggio: ed è stato un crescendo, fino al termine della giornata. A dir la verità, Mourinho era partito con un largo vantaggio. Fino ad una certa ora trionfava il sì: secondo i nostri lettori, aveva ragione il tecnico portoghese, che se l’era presa con Spalletti e Ranieri, con la Juventus, il Milan e la Roma. Sostenuto molto probabilmente dai tifosi nerazzurri e magari anche da qualche anti-juventino. Ma poi è riemerso il no, che che alla fine si è imposto, vincendo di misura: ed è il caso di dire, dunque, che l’Italia si è davvero spaccata di fronte alle esternazioni di un allenatore che ha fatto sempre discutere, fin dal primo giorno in cui annunciò di «non essere un pirla». Numerosi anche i commenti di accompagnamento: centinaia quelli che hanno voluto entrare anche nella spazio dedicato ai nostri blog. Record di contatti stabiliti con gli utenti in questi ultimi due giorni, quando questo caso ha conquistato la vetrina del calcio. A conferma che tutto quello che fa o che dice Mourinho, diventa un argomento che divide.

MOURINHO
- Ieri, il tecnico portoghese ha commentato in maniera durissima il pesante ko contro la Samp: gol ridicoli, dice. «Non è stato un primo tempo difficile per l’Inter, ma un primo tempo molto facile per la Sampdoria, che è tutta un’altra cosa. Un conto è dominare l’avversario, un al­tro è una partita assolutamente controllata che si trasforma per 3 gol che si potevano evi­tare. A Bergamo, contro la Roma e qui a Genova abbiamo preso 8 gol nei primi 45 minuti senza che io possa dire: “bella quella rete”. Nessun gol fantastico, tutti per col­pa nostra. Certo, Cassa­no ha fatto un bel pallo­netto sul primo gol, ma è arrivato là in un modo troppo facile. Poi, quando si perde 3-0 diventa tutto difficile. Al contrario, gli avversari acquistano motivazio­ne, giocano con intelligenza e con l’orologio ( perdono tempo, ndr). Cassano da solo ha tro­vato 50 falli e tutto questo ha permesso alla Samp di uscire con un risultato importante. Però il risultato giusto sarebbe stato 3-1 o 3-2».

NESSUN PROBLEMA
- Nessun contraccolpo, però: «Non ci saran­no problemi sotto questo profilo, perchè il risultato di Genova non fa male a Cambiasso e Stankovic, ma a chi era in campo e non gioca in campio­nato nè in Champions. Fa male a voi, ai cro­nisti che vengono alla Pinetina e mi chiedono perchè non gioca quello o quell’altro. Ora lo sapete». Se non fosse chiaro il concetto: «Adesso capite perchè scelgo sempre gli stessi giocatori, la differenza in campo si vede e dopo certe gare arrivano le risposte a chi mi chiede come mai gioca sempre la stessa formazione». Le speranze qualificazione sono basse: «Mi sento quasi fuori, ma non ancora del tutto, perchè se avessi vinto 3-0, io non mi sentirei qualificato. Stavolta ci sono state troppe di­strazioni, era sbagliato del tutto l’approccio, l’unica cosa che mi è piaciuta è stato Vieira in campo per 90 minuti».

MORATTI
- Poche parole, per evitare di aggiungerne altre a quelle che hanno infiammato il post Inter-Roma. Massimo Moratti commenta velocemente la sconfitta in Coppa Italia con la Samp: «Sono un pò arrabbiato, ma può capitare di prendere una sbattuta, ma va bene», dice il presidente nerazzurro a Sky. Che poi evita di tornare sui deferimenti: «Vediamo come va a finire». «Ma và...». Così il presidente dell'Inter ha risposto a chi gli chiedeva se, alla luce delle polemiche degli ultimi giorni, temesse che Josè Mourinho possa essersi stufato del calcio italiano e quindi lasciare l'Inter.


FONTE: Corrieredellosport.it