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  14/03/2009 - QUI' TORINO

Foschi già lavora per il futuro

Mentre Cairo si apprestava ad incontrare i giornalisti, dopo aver parlato con la squadra, alla Sisport ieri Rino Foschi incontrava Tullio Tinti, uno dei più potenti procuratori italiani, che cura tra gli altri anche gli interessi di Rolando Bianchi. L’incontro, di per sé, non prelude ad una cessione dell’attaccante a fine stagione, anzi, è volto ad elaborare una strategia comune tra tutti coloro che hanno a cuore il rendimento ed il destino del giocatore, perché possa rimanere in granata ed iniziare una nuova vita, rendendo merito ai tanti soldi investiti da Urbano Cairo per sopravanzare la concorrenza ed accaparrarselo.

Certo, molto dipenderà anche dalla categoria in cui i granata militeranno nel prossimo campionato. Una retrocessione implicherebbe la perdita di buona parte di quel potenziale composto da ottima gioventù di cui dispone, oggi, il Torino. In primis, Ignazio Abate. La sua comproprietà è libera e andrà ridiscussa con il Milan, che certo dispone di risorse economiche tali da vincere le resistenza cairote qualora i rossoneri decidessero di puntare forte sul biondo esterno di centrocampo. A portare Abate verso Milanello c’è la regola che imporrà al club di Galliani di inserire, nelle liste per la Champions League, almeno quattro elementi provenienti dal vivaio. Attualmente, il Milan ne ha due: Antonini e…Maldini. E’ vero che potrebbe scegliere anche altri ragazzi attualmente in prestito (come Di Gennaro), ma certo Abate è un’opzione molto ben valutata da Ancelotti.

Lo stesso Dzemaili riceverà senz’altro molte offerte, e sarebbe difficile trattenerlo in caso di malaugurata discesa in cadetteria. Lungi da noi parlare di calciomercato, a Marzo e con la corsa salvezza tutta da giocare. Molte voci già si rincorrono, ad esempio quelle che vedono, di nuovo, una squadra russa su un difensore granata: è una curiosa ricorrenza, questa, e dopo Di Loreto l’anno scorso e Natali nell’ultima estate, ora sembra il turno di Francesco Pratali, ai margini del Toro e chiaramente scontento della sua posizione.

Ma quel che c’è da dire sul mercato, al momento, è solo questo: che, se l’obiettivo minimo di questo campionato verrà raggiunto, allora per una prossima Serie A il Torino potrà partire da una base giovane e forte, composta dai vari Dellafiore, Ogbonna, Rubin, Abate, Dzemaili, Rosina Bianchi (sempre nella migliore delle ipotesi), con qualche conferma per elementi di esperienza e valore (Sereni, Natali, Pisano) e, quindi, con pochi investimenti da fare, ma mirati e di una certa consistenza. Con la dirigenza finalmente fortificata dall’arrivo di Foschi, che si aggiunge a Pederzoli ed al suo staff, ci saranno le migliori condizioni per partire bene. Quanto mai vitale, ora, salvare il Toro.


(Toro News)