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  16/03/2009 - SERIE A

L'Inter vola con Ibra: Fiorentina ko

Trascinata da una doppietta di Ibrahimovic (che sale così a 17 gol in campionato), l'Inter ha battuto 2-0 la Fiorentina nel posticipo della 28ª giornata di serie A. L'attaccante svedese ha aperto le marcature all'11' del primo tempo (in sospetto fuorigioco e forse in gioco pericoloso) e ha raddoppiato al quarto minuto di recupero con una fantastica punizione a 109 km/h. Pochi istanti prima l'arbitro Orsato di Schio aveva espulso Josè Mourinho per proteste. Il tecnico portoghese, furioso, non si è presentato a fine partita a parlare in tv, dove lo ha sostituito il suo vice Beppe Baresi. Le uniche dichiarazioni Mourinho le ha rilasciate a Inter Channel: «Con questo carattere, questa voglia, questo spirito questa squadra finirà sicuramente per vincere il campionato. Noi stasera avevamo dei problemi, Chivu si è sacrificato per giocare, ma poi l'ho dovuto cambiare e Cambiasso ha preso il suo posto. Era una partita dura psicologicamente la Fiorentina ha giocatori di grande qualità». Il tecnico portoghese ha sottolineato che dopo la prossima partita con la Reggina «la sosta sarà importante per recuperare».

BARESI DIFENDE MOURINHO - «Non si è capito il motivo della sua espulsione e l'arbitro ha deciso di lasciare Mourinho fuori da interviste. Non ha fatto nulla di particolare». L'allenatore in seconda dell'Inter, Beppe Baresi, spiega così ai microfoni di Sky, la decisione del tecnico portoghese di non presentarsi di fronte alle telecamere e la sua espulsione a fine gara. «Italia contenta per eliminazione Inter? La maggior parte - ha aggiunto Baresi - juventini e milanisti, anche se italiani hanno avuto piacere".

TRE PUNTI PESANTI - Quelli raccolti contro la Fiorentina, comunque, sono tre punti pesanti per l'Inter che spegne per il momento i sogni di rimonta della Juve tenendola a 7 punti di distanza e si riprende subito dall'eliminazione in Champions. I nerazzurri hanno sofferto con la squadra di Prandelli, che però è stata molto poco determinata sotto porta e ha sprecato con Mutu (due volte) e Gilardino le chance per andare in gol. Ai viola resta la magra consolazione di essersi ritrovati dopo la brutta prestazione con il Palermo e la consapevolezza che con un pizzico di freddezza in più forse avrebbe potuto lasciare il Meazza con un punto in tasca utile per tenere la Roma a distanza. Invece i giallorossi adesso sono quinti insieme alla squadra di Prandelli, mentre al quarto posto c'è il Genoa.

FIORENTINA, ERRORI CHE PESANO - La classifica fa aumentare l'amarezza, come il ricordo di quell'occasione sprecata da Mutu in apertura, che avrebbe potuto cambiare il corso alla partita. Il romeno spara sui piedi di Julio Cesar e Ibrahimovic un minuto dopo punisce la Fiorentina di testa, seppur agevolato da un rimpallo fortunoso. Julio Cesar si ripete su Gilardino, lasciando così all'Inter la possibilità di gestire la gara come meglio crede. I viola non spingono e la squadra di Mourinho si adegua, facendosi vedere dalle parti di Frey appena una volta, con un sinistro di Stankovic. Ma nel finale l'Inter rischia di pagare a caro prezzo questo atteggiamento e deve ringraziare Julio Cesar (straordinario su una volee di Gilardino) e la cattiva mira di Kuzmanovic e Jorgensen. Mourinho negli spogliatoi cambia Chivu (ko, è allarme centrali) con Figo e ridisegna la squadra con un 4-2-3-1 dove Cambiasso fa il centrale di difesa, Zanetti e Muntari i mediani, Figo, Stankovic e Balotelli i trequartisti dietro Ibrahimovic. È ancora Julio Cesar però a fare la differenza, quando alza in angolo una frustata di Montolivo. Mutu si divora un'altra palla gol, Julio Cesar salva su Donadel, quindi nel finale, dopo che Mourinho si è fatto cacciare dall'arbitro per proteste, torna in partita l'Inter, che con una super punizione di Ibrahimovic chiude la partita. E vede avvicinarsi lo scudetto.

IBRA FELICE - A fine partita è felicissimo Ibra: «La mia esultanza rabbiosa? No, niente di particolare. Mi è dispiaciuto molto essere usciti dalla Champions - ha detto lo svedese - ora dobbiamo andare avanti in campionato e in Coppa Italia per ottenere il massimo. Troppa sofferenza? È normale, ogni partita è difficile. Noi soffriamo ma vinciamo»


FONTE: Corrieredellosport.it