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  27/03/2009 - ITALIA: L'UOMO PIU' IN FORMA

Iaquinta: "Non sono inferiore a nessuno"

Il bomber factotum Vincenzo Iaquinta, esaltato dai gol con la Juve, rilancia in Nazionale: "Gioco bene in qualsiasi ruolo". Il gregario di lusso, poliedrico bomber per tutte le stagioni (e le posizioni), fra speranze, ambizioni personali e valutazioni tecniche sul possibile impiego in campo parla a ruota libera dal ritiro di Coverciano in vista del doppio impegno della Nazionale contro il Montenegro e l’Irlanda del Trap. Il cannoniere bianconero sta vivendo la sua “nouvelle vague” alla corte di Ranieri e ha inanellato una serie impressionante di centri consecutivi - alcuni dei quali di pregevolissima fattura - nelle ultime gare disputate in maglia bianconera. Ora Iaquinta è pronto per fare la differenza anche in Nazionale, fra le cui fila, a parte la rete segnata nei mondiali di Germania 2006 contro il Ghana, non ha ancora definitivamente sfondato. Almeno a livello realizzativo. Anche perché i due allenatori che si sono alternati sulla panchina italiana e lo hanno incluso nel gruppo azzurro hanno faticato ad attribuirgli una collocazione tattica precisa e definitiva: “Io, da par mio, non mi sento inferiore a nessuno: se sto bene me la posso giocare con tutti”, confessa il goleador calabrese. Sottolineando che, nonostante i numerosi equivoci tattici maturati nel corso degli anni, la versatilità e l’eclettismo sono da sempre le sue prerogative, quando si tratta di svariare sul fronte offensivo: “Il ruolo non è mai stato un problema. Nella Juve giochiamo con due punte, in Nazionale sono stato utilizzato anche da esterno, come ai mondiali. Certo, se gioco da primo attaccante, come facevo nell’Udinese con Di Natale e Di Michele, posso ugualmente cercarmi e ritagliarmi degli spazi”.

In questo momento di brillantezza fisica e di straripante entusiasmo, fra l’altro, Iaquinta sta conoscendo l’estate della sua carriera. Forse il “periodo d’oro”, come lo definisce lui stesso, più memorabile “dai tempi dell’Udinese in Champions”. E allora quale scoglio potrà mai rappresentare adesso, per il bomber juventino, la richiesta di un piccolo sacrificio tattico nel nome della causa azzurra? “Certo, mi piacerebbe tanto segnare un gol, per bissare quello storico realizzato contro il Ghana, e mi sento nella forma mentale e fisica migliore per farlo. Però sono pronto a giocare in qualsiasi posizione intenda utilizzarmi Lippi, per poter sfruttare le mie molteplici caratteristiche. Come procede la costruzione della nuova Nazionale? Ci sono giocatori appena arrivati e giovanissimi, che secondo me possono stare tantissimo in questa Italia. Lippi sta costruendo un gruppo nuovo per qualificarci il prima possibile al prossimo mondiale e per cercare di ripetere il successo del 2006. Fino ad ora direi che stiamo facendo bene, si sono aggiunti ragazzi importanti e freschi che faranno il futuro di questa squadra. Certamente è d’uopo iniziare dal doppio impegno ravvicinato che ci attende: sei punti sono assolutamente d’obbligo ”.


Fonte: Datasport