MILANO, 6 agosto 2006 - Si chiude una settimana da 0-0, se ne apre una che promette gol. E che gol. Perché i protagonisti si chiamano Crespo, Ibrahimovic, Lucarelli e Toni, quattro signori che la sanno buttare dentro e che per questo sono nei progetti delle principali squadre italiane. Le trattative sono complicate, le prime novità potrebbero essere imminenti, tutto il mercato freme. Perché questi spostamenti potrebbero scatenarne altri a catena. Ecco come.
CRESPO - Carlo Ancelotti, primo sponsor di Crespo, ieri mattina era preoccupato: le voci che davano il suo pupillo all’Inter erano sempre più ricorrenti e così l’ha chiamato. Hernan l’ha tranquillizzato, ha detto che non c’è nessun accordo; l’argentino (ora con passaporto italiano) ha ribadito di essere ancora amareggiato per non essere stato confermato un anno fa, dopo l’amara doppietta di Istanbul, ma ha anche fatto capire che da Ancelotti tornerebbe volentieri. E il Milan prepara il botto, anzi, il doppio botto. Perché Crespo non esclude Ibrahimovic che, come vedremo, è in cima ai desideri rossoneri: sì, potrebbero arrivare tutti e due. La stessa Inter potrebbe pensare a una doppietta: oltre a Toni (o lo stesso Ibra), prenderebbe lo stesso Crespo nel caso in cui dovesse partire Martins (il Portsmouth offre 15 milioni, ma il giocatore non vorrebbe lasciare Milano). Mancini ieri ha confermato: "Sì, Crespo ci interessa, ma come altri". Il Chelsea lo cederebbe in prestito, se i dirigenti dovessero arrivare oggi a Milano andrebbero prima in via Durini e poi in via Turati, ma siccome un summit è previsto a metà settimana, c’è tempo perché lo scenario cambi.
IBRAHIMOVIC - È la sua settimana. La rottura con la Juve è netta, la multa per l’ammutinamento di Rovereto è imminente (30.000 euro), la cessione pure, senza passare per le vie legali. Da Torino giurano di non aver avuto richieste, ma sanno che Ibra ha un accordo con Milan e Inter, quindi aspettano una loro mossa; da quello rossonero per ora arrivano parole al miele, mentre quello nerazzurro sembra più concentrato sugli sviluppi della vicenda-Toni. Martedì la Juve lo aspetta. Il suo agente Raiola, in settimana, è atteso a Torino. Il tentativo estremo sarà un nuovo contratto fino al 2010 (ingaggio da 1,7 a 4,5 milioni), ma con poche speranze; lo stesso Raiola dice che "da mesi in società sanno che vuole andar via, le offerte non mancano". E il presidente Cobolli Gigli, rassegnato, ammette che «se non vuole restare, è inutile trattenerlo a forza». Di sicuro la Juve cerca, una volta ceduto Ibra, di tenere Trezeguet. Per farcela, oltre alle pressioni di Deschamps, è probabile un nuovo contratto: premio promozione di 200.000 euro e prolungamento dal 2008 al 2010 sempre per 4,5 milioni. Anche in questo caso, l’appuntamento è martedì.
LUCARELLI - Arrabbiato. Tanto per cambiare, l’attaccante del Livorno è in polemica con Aldo Spinelli: lette le dichiarazioni alla Gazzetta del presidente ("Cristiano vuole solo più soldi"), ha deciso di non allenarsi e ha confidato che fino al 16, giorno dell’amichevole dell’Italia all’Ardenza (per la quale dovrebbe essere convocato), non fa una mossa. Ma dopo la gara, chiederà di essere ceduto (alla Juve). Spinelli ieri ha corretto il tiro: "Non lo cedo, lui è il Livorno. Cristiano meriterebbe di più, anche come soldi. Capisco che sia molto richiesto, ma io non me ne voglio liberare. Non esiste un Livorno senza Lucarelli: via lui, me ne andrei anch’io. Quindi se la Juve viene a chiedermelo, le dico no. E se me ne dovessi privare con la forza, me ne andrei da Livorno". Anche la Juve, a sentire il d.s. Secco, si dice rassegnata: «Non ci pensiamo più. Una volta ceduto uno tra Ibra o Trezeguet, prenderemo un attaccante giovane ma affermato». Dopo il 16, però, lo scenario potrebbe cambiare.
TONI - "Toni resta qui". L’ha detto Diego Della Valle, l’ha ribadito il d.s. Corvino. Niente Inter. Ma la querelle non è finita. Giovedì Toni harichiesto un incontro, e l’incontro ci sarà: martedì Della Valle raggiunge il ritiro di San Piero a Sieve per incontrare i giocatori, ma il faccia a faccia con Toni (che raggiunge la Fiorentina domani) sarà l’appuntamento più caldo. Chi la spunterà? Conviene trattenerlo? Come lo accoglierà Firenze? Della Valle cederà? E come si può sostituire un giocatore del genere? Tutte domande che avranno una risposta forse già martedì, ma il tormentone sembra destinato a chiudersi solo a fine mercato. Nel frattempo, Corvino sonda il mercato per valutare le alternative. L’idea Crespo è nell’aria, ma il vero obiettivo è Amauri, che il Chievo cederebbe dopo il preliminare di Champions: costa 8 milioni e piace anche al Palermo. Da segnalare anche un sondaggio viola con il Piacenza per l’emergente Cacia, che comunque non può essere considerato il vice-Toni, ma solo un investimento per il futuro.
Nicola Binda
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