Che spettacolo a Londra!
Chelsea e Barcellona sono le prime due semifinaliste della Champions League. Il Chelsea si è qualificato dopo uno spettacolare 4-4 nel ritorno dei quarti con il Liverpool (andata 3-1 per i blues), mentre il Barcellona ha pareggiato 1-1 in casa del Bayern Monaco dopo il 4-0 dell'andata. Barcellona e Chelsea si affronteranno così in seminfinale, in attesa del ritorno delle gare dei quarti Port-Manchester United e Arsenal-Villarreal.
LONDRA - Partita spettacolare il ritorno dei quarti di finale tra Chelsea e Liverpool allo Stamford Bridge. Il Chelsea, forte del 3-1 dell'andata, parte forse meno concentrato, e viene subito punito da un Liverpool partito a mille. Dopo un gol sfiorato da Torres, arriva il gol di Fabio Aurelio su punizione (complice un Cech non irresistibile). Il monologo dei 'reds', guidati da Xabi Alonso, prosegue. E proprio lo spagnolo trova il 2-0 su rigore calciato perfettamente. Il Chelsea è sorpeso, e Hiddink prova la contro-mossa Anelka. Ancora il Liverpool, però, è pericoloso nel finale di tempo. La ripresa vede un Chelsea decisamente più aggressivo, grazie anche al suo uomo migliore: quel Didier Drogba che con Scolari non giocava. E' un tocco dell'ivoriano a beffare Reina e a riaprire la gara per i padroni di casa. I blues rialzano la testa, e trovano il 2-2 con un bolide su punizione di Alex. La rimonta viene poi completata dal gol di Lampard. Il Liverpool non ci sta, e risponde con un tiro di Lucas deviato da Essien: 3-3. Poco dopo arriva il vantaggio dei 'reds' con Kuyt, che fa sperare tutta Liverpool. Lampard, però, trova il definitvo 4-4, per la delusione dei reds e la gioia del Chelsea e di tutti gli amanti del calcio.
BAYERN, NIENTE MIRACOLO - Non riesce il miracolo al Bayern Monaco. Troppe le quattro reti incassate nei primi 45 minuti dell'andata dei quarti di Champions, al Camp Nou di Barcellona, per caricare il peso della riscossa sulle sole spalle di Frank Ribery, il migliore della squadra tedesca. Con un Toni ancora lontano dalla forma migliore e uno Ze Roberto lucido in avvio, ma dall'autonomia ormai limitata causa l'età non più verde, è l'ala francese a costruire non solo la rete del momentaneo vantaggio, ma tutte le (poche) occasioni di vero pericolo per i catalani. Che, da campioni genuini, anche quando vanno sotto in avvio di ripresa, non perdono la calma, continuano a macinare il loro palleggio da marziani (con Messi ed Iniesta a dettare i tempi) e poco prima della mezzora colgono il pareggio con Keita, al termine di un'azione ubriacante, cui partecipano cinque giocatori toccando la palla praticamente sempre di prima. Con l'1-1 la corazzata di Pepp Guardiola naviga sicura verso la semifinale, in cui incontrerà i londinesi del Chelsea (andata il 28 aprile, ritorno il 6 maggio) vestendo sempre più i panni della favorita nel più importante torneo continentale. Nell'Allianz Arena stracolmo un Bayern tutto orgoglio ed aggressività si rovescia subito in avanti nel tentativo di segnare in avvio quel gol che potrebbe ridare un briciolo di senso alla sua partita. E già al 6' l'occasione arriva, ma Toni manca clamorosamente il colpo di testa su un cross favorevole dalla destra, uno di quei colpi che hanno fatto la sua fortuna. I catalani indietreggiano sotto le folate bavaresi, ma sempre conservando la calma dei forti. Quando Messi, Et'o, Iniesta e Xavi cominciano a dare spettacolo, tocca al Bayern correre a vuoto. Con un Toni macchinoso, i più vivaci sono Ze Roberto e Ribery. Al 14' il francese scocca un sinistro velenoso, che passa poco alto sulla traversa. Il Barcellona risponde con il colpo di testa di Keita (a lato) sul suggerimento di Etòo. Nella ripresa al 2' minuto arriva la rete di Ribery servito in profondità da Ze Roberto. Klinsmann gioisce, ci terrebbe ad uscire con una vittoria. Al 22' Rosetti non vede una trattenuta in area di Piquè su Toni. Il Bayern ha corso tanto ed ormai è in riserva. Il Barcellona capisce che è il momento di colpire ed al 28' Keita è il terminale di un'azione così veloce da sembrare calcio a 5. È la fine. Arriva il fischio di Rosetti, i tedeschi escono dall'Europa, ma accompagnati dall'applauso dei tifosi. Chelsea e Barcellona sono le prime due semifinaliste della Champions League. Il Chelsea si è qualificato dopo uno spettacolare 4-4 nel ritorno dei quarti con il Liverpool (andata 3-1 per i blues), mentre il Barcellona ha pareggiato 1-1 in casa del Bayern Monaco dopo il 4-0 dell'andata. Barcellona e Chelsea si affronteranno così in seminfinale, in attesa del ritorno delle gare dei quarti Port-Manchester United e Arsenal-Villarreal.
LONDRA - Partita spettacolare il ritorno dei quarti di finale tra Chelsea e Liverpool allo Stamford Bridge. Il Chelsea, forte del 3-1 dell'andata, parte forse meno concentrato, e viene subito punito da un Liverpool partito a mille. Dopo un gol sfiorato da Torres, arriva il gol di Fabio Aurelio su punizione (complice un Cech non irresistibile). Il monologo dei 'reds', guidati da Xabi Alonso, prosegue. E proprio lo spagnolo trova il 2-0 su rigore calciato perfettamente. Il Chelsea è sorpeso, e Hiddink prova la contro-mossa Anelka. Ancora il Liverpool, però, è pericoloso nel finale di tempo. La ripresa vede un Chelsea decisamente più aggressivo, grazie anche al suo uomo migliore: quel Didier Drogba che con Scolari non giocava. E' un tocco dell'ivoriano a beffare Reina e a riaprire la gara per i padroni di casa. I blues rialzano la testa, e trovano il 2-2 con un bolide su punizione di Alex. La rimonta viene poi completata dal gol di Lampard. Il Liverpool non ci sta, e risponde con un tiro di Lucas deviato da Essien: 3-3. Poco dopo arriva il vantaggio dei 'reds' con Kuyt, che fa sperare tutta Liverpool. Lampard, però, trova il definitvo 4-4, per la delusione dei reds e la gioia del Chelsea e di tutti gli amanti del calcio.
BAYERN, NIENTE MIRACOLO - Non riesce il miracolo al Bayern Monaco. Troppe le quattro reti incassate nei primi 45 minuti dell'andata dei quarti di Champions, al Camp Nou di Barcellona, per caricare il peso della riscossa sulle sole spalle di Frank Ribery, il migliore della squadra tedesca. Con un Toni ancora lontano dalla forma migliore e uno Ze Roberto lucido in avvio, ma dall'autonomia ormai limitata causa l'età non più verde, è l'ala francese a costruire non solo la rete del momentaneo vantaggio, ma tutte le (poche) occasioni di vero pericolo per i catalani. Che, da campioni genuini, anche quando vanno sotto in avvio di ripresa, non perdono la calma, continuano a macinare il loro palleggio da marziani (con Messi ed Iniesta a dettare i tempi) e poco prima della mezzora colgono il pareggio con Keita, al termine di un'azione ubriacante, cui partecipano cinque giocatori toccando la palla praticamente sempre di prima. Con l'1-1 la corazzata di Pepp Guardiola naviga sicura verso la semifinale, in cui incontrerà i londinesi del Chelsea (andata il 28 aprile, ritorno il 6 maggio) vestendo sempre più i panni della favorita nel più importante torneo continentale. Nell'Allianz Arena stracolmo un Bayern tutto orgoglio ed aggressività si rovescia subito in avanti nel tentativo di segnare in avvio quel gol che potrebbe ridare un briciolo di senso alla sua partita. E già al 6' l'occasione arriva, ma Toni manca clamorosamente il colpo di testa su un cross favorevole dalla destra, uno di quei colpi che hanno fatto la sua fortuna. I catalani indietreggiano sotto le folate bavaresi, ma sempre conservando la calma dei forti. Quando Messi, Et'o, Iniesta e Xavi cominciano a dare spettacolo, tocca al Bayern correre a vuoto. Con un Toni macchinoso, i più vivaci sono Ze Roberto e Ribery. Al 14' il francese scocca un sinistro velenoso, che passa poco alto sulla traversa. Il Barcellona risponde con il colpo di testa di Keita (a lato) sul suggerimento di Etòo. Nella ripresa al 2' minuto arriva la rete di Ribery servito in profondità da Ze Roberto. Klinsmann gioisce, ci terrebbe ad uscire con una vittoria. Al 22' Rosetti non vede una trattenuta in area di Piquè su Toni. Il Bayern ha corso tanto ed ormai è in riserva. Il Barcellona capisce che è il momento di colpire ed al 28' Keita è il terminale di un'azione così veloce da sembrare calcio a 5. È la fine. Arriva il fischio di Rosetti, i tedeschi escono dall'Europa, ma accompagnati dall'applauso dei tifosi. Chelsea e Barcellona sono le prime due semifinaliste della Champions League. Il Chelsea si è qualificato dopo uno spettacolare 4-4 nel ritorno dei quarti con il Liverpool (andata 3-1 per i blues), mentre il Barcellona ha pareggiato 1-1 in casa del Bayern Monaco dopo il 4-0 dell'andata. Barcellona e Chelsea si affronteranno così in seminfinale, in attesa del ritorno delle gare dei quarti Port-Manchester United e Arsenal-Villarreal.
LONDRA - Partita spettacolare il ritorno dei quarti di finale tra Chelsea e Liverpool allo Stamford Bridge. Il Chelsea, forte del 3-1 dell'andata, parte forse meno concentrato, e viene subito punito da un Liverpool partito a mille. Dopo un gol sfiorato da Torres, arriva il gol di Fabio Aurelio su punizione (complice un Cech non irresistibile). Il monologo dei 'reds', guidati da Xabi Alonso, prosegue. E proprio lo spagnolo trova il 2-0 su rigore calciato perfettamente. Il Chelsea è sorpeso, e Hiddink prova la contro-mossa Anelka. Ancora il Liverpool, però, è pericoloso nel finale di tempo. La ripresa vede un Chelsea decisamente più aggressivo, grazie anche al suo uomo migliore: quel Didier Drogba che con Scolari non giocava. E' un tocco dell'ivoriano a beffare Reina e a riaprire la gara per i padroni di casa. I blues rialzano la testa, e trovano il 2-2 con un bolide su punizione di Alex. La rimonta viene poi completata dal gol di Lampard. Il Liverpool non ci sta, e risponde con un tiro di Lucas deviato da Essien: 3-3. Poco dopo arriva il vantaggio dei 'reds' con Kuyt, che fa sperare tutta Liverpool. Lampard, però, trova il definitvo 4-4, per la delusione dei reds e la gioia del Chelsea e di tutti gli amanti del calcio.
BAYERN, NIENTE MIRACOLO - Non riesce il miracolo al Bayern Monaco. Troppe le quattro reti incassate nei primi 45 minuti dell'andata dei quarti di Champions, al Camp Nou di Barcellona, per caricare il peso della riscossa sulle sole spalle di Frank Ribery, il migliore della squadra tedesca. Con un Toni ancora lontano dalla forma migliore e uno Ze Roberto lucido in avvio, ma dall'autonomia ormai limitata causa l'età non più verde, è l'ala francese a costruire non solo la rete del momentaneo vantaggio, ma tutte le (poche) occasioni di vero pericolo per i catalani. Che, da campioni genuini, anche quando vanno sotto in avvio di ripresa, non perdono la calma, continuano a macinare il loro palleggio da marziani (con Messi ed Iniesta a dettare i tempi) e poco prima della mezzora colgono il pareggio con Keita, al termine di un'azione ubriacante, cui partecipano cinque giocatori toccando la palla praticamente sempre di prima. Con l'1-1 la corazzata di Pepp Guardiola naviga sicura verso la semifinale, in cui incontrerà i londinesi del Chelsea (andata il 28 aprile, ritorno il 6 maggio) vestendo sempre più i panni della favorita nel più importante torneo continentale. Nell'Allianz Arena stracolmo un Bayern tutto orgoglio ed aggressività si rovescia subito in avanti nel tentativo di segnare in avvio quel gol che potrebbe ridare un briciolo di senso alla sua partita. E già al 6' l'occasione arriva, ma Toni manca clamorosamente il colpo di testa su un cross favorevole dalla destra, uno di quei colpi che hanno fatto la sua fortuna. I catalani indietreggiano sotto le folate bavaresi, ma sempre conservando la calma dei forti. Quando Messi, Et'o, Iniesta e Xavi cominciano a dare spettacolo, tocca al Bayern correre a vuoto. Con un Toni macchinoso, i più vivaci sono Ze Roberto e Ribery. Al 14' il francese scocca un sinistro velenoso, che passa poco alto sulla traversa. Il Barcellona risponde con il colpo di testa di Keita (a lato) sul suggerimento di Etòo. Nella ripresa al 2' minuto arriva la rete di Ribery servito in profondità da Ze Roberto. Klinsmann gioisce, ci terrebbe ad uscire con una vittoria. Al 22' Rosetti non vede una trattenuta in area di Piquè su Toni. Il Bayern ha corso tanto ed ormai è in riserva. Il Barcellona capisce che è il momento di colpire ed al 28' Keita è il terminale di un'azione così veloce da sembrare calcio a 5. È la fine. Arriva il fischio di Rosetti, i tedeschi escono dall'Europa, ma accompagnati dall'applauso dei tifosi.
FONTE: Corrieredellosport.it
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