Il Napoli all'assalto di D'Agostino
Primo richiamo ufficiale di Donadoni ai calciatori del Napoli. «Ragazzi, così non va bene, con l’Atalanta si poteva e doveva fare meglio», più o meno questo il senso del discorso tenuto all’interno dello spogliatoio dal tecnico ieri pomeriggio prima della ripresa degli allenamenti. Circa mezzora (25') a ribadire concetti tattici e morali, a ricercare i motivi di una prestazione così opaca, a chiedere maggiore applicazione al lavoro nel corso delle sedute. Insomma, una serie di inviti piuttosto che rimproveri circostanziati per la prima prova discutibile della sua gestione. Donadoni sa quanto sia difficile far voltare pagina ad un gruppo di giocatori che aveva perso fiducia in se stesso. Nè si era illuso che in così breve tempo potesse cambiare mentalità ed atteggiamenti al gruppo. Così, ieri, ha optato per il dialogo, un dialogo aperto e sereno. Ma anche sibillino: «Restano altre sette partite, proviamo a fare bella figura e a meritarci di far parte di questo gruppo anche in futuro». In pratica, Donadoni ha voluto lanciare un messaggio a chi si sente in bilico ma anche a chi pensa di essere un intoccabile. Da esempio, la sostituzione di Hamsik nel corso della gara con l’Atalanta. Lo slovacco stava rendendo al di sotto del suo standard abituale e l’allenatore non ci aveva pensato su due volte per sostituirlo. Nessun privilegiato con il nuovo corso e tutti dovranno sentirsi sotto esame, questo il principio che sta ispirando l’ex cittì.
LE MANOVRE - Per migliorare la qualità in cabina di regia, il Napoli è a caccia di un centrale di centrocampo con le caratteristiche indicate dal tecnico. La pista porta a D’Agostino dell’Udinese, già in orbita Nazionale: il Napoli sarebbe disposto a fare un offerta allettante ai Pozzo: circa 10 milioni di euro, più l’altra metà di Domizzi. Se sono rose, fioriranno. I rapporti tra i due club, del resto, permettono di intavolare una trattativa. E non solo per D’Agostino.
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