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  18/04/2009 - PARLA ANCELOTTI

"Ciclo finito? No da continuare.."

«È stata una buona settimana, abbiamo lavorato bene, con un buon ritmo». I sette giorni di Carlo Ancelotti si concluderanno con il Torino. Il tecnico del Milan è ottimista su ogni fronte, tranne che per un aspetto della formazione. «L'unico problema è in difesa - ha detto Ancelotti - perché oltre alla squalifica di Jankulovski dobbiamo valutare le condizioni di Maldini: è vero che si è allenato in questi giorni, ma ancora non è tranquillo e sicuro di giocare. Vedremo oggi cosa fare».

Milan-Adebayor: 35 milioni

L'AVVERTIMENTO -
Sarà anche un Torino diverso rispetto a quello che comunque all'andata impose il pareggio per 2-2 al Milan: «Dobbiamo stare attenti, il Torino ha cambiato anche grazie al nuovo allenatore, gioca molto più coperto, potremo avere difficoltà con la loro difesa a tre al centro: oltretutto il nostro gioco ultimamente ha lasciato a desiderare, dobbiamo fare meglio, soprattutto perché troveremo una squadra chiusa».

LA TATTICA E IL FUTURO - Ancelotti stima molto il suo collega granata, sa che la sua presenza ha obbligato il Torino a un cambio di ritmo: «Camolese è una persona seria - ha continuato a Milan Channel - Torino è un luogo ideale per lui, ha un buon feeling con la tifoseria». Nessuna intenzione di aspettare il nemico facendosi condizionare dai vari e possibili schieramenti. «Non possiamo stare ad aspettare la loro formazione, servirà peso offensivo e tenere i ritmi alti: dovremo essere bravi a scardinare la loro difesa». Per finire, la precisazione ormai d'obbligo sul proprio futuro al Milan: «Devono stare tutti tranquilli».

RISPOSTA A KAKÀ - «Il ciclo continuerà, non è vero che finisce». Carlo Ancelotti, dopo aver confermato mille volte la sua permanenza come allenatore del Milan, prende sempre più a cuore le sorti della sua squadra. E la "difende" anche da chi vorrebbe una rifondazione parlando di ciclo finito. Kakà in settimana era stato chiaro, aveva parlato della necessità di guardare oltre e rivoluzionare alcuni aspetti. Ancelotti non la pensa come lui, pur ammettendo che le dichiarazioni del brasiliano «non sono state inopportune». «Io ho già detto che il ciclo del Milan finirà con il cambio della proprietà: penso che finchè resterà Berlusconi, il ciclo continuerà. Non è da riaprire, è solo da continuare. Chiaro che qualche giocatore smetterà, qualcuno arriverà, ma non c'è bisogno di fare follie perchè i giocatori ci sono e li abbiamo già. Penso a Borriello, sul quale conteremo per il prossimo anno». Queste parole di Ancelotti confortano la sua intenzione di restare in rossonero: «Ho gli stimoli per andare avanti, e sento che questa non è una squadra da buttare». Nessuna tirata d'orecchie a Kakà, questo ci tiene a precisarlo. «Non è stato inopportuno, è un ragazzo intelligente ed è giusto che esprima la propria opinione. Poi magari domani si dirà che gli tiro le orecchie...». «E comunque - ha concluso - Kakà è un ottimo osservatore perché Gerrard potrebbe davvero esserci utile. È ovvio, però, che stiamo parlando di fantasie...».
«È stata una buona settimana, abbiamo lavorato bene, con un buon ritmo». I sette giorni di Carlo Ancelotti si concluderanno con il Torino. Il tecnico del Milan è ottimista su ogni fronte, tranne che per un aspetto della formazione. «L'unico problema è in difesa - ha detto Ancelotti - perché oltre alla squalifica di Jankulovski dobbiamo valutare le condizioni di Maldini: è vero che si è allenato in questi giorni, ma ancora non è tranquillo e sicuro di giocare. Vedremo oggi cosa fare».

Milan-Adebayor: 35 milioni

L'AVVERTIMENTO -
Sarà anche un Torino diverso rispetto a quello che comunque all'andata impose il pareggio per 2-2 al Milan: «Dobbiamo stare attenti, il Torino ha cambiato anche grazie al nuovo allenatore, gioca molto più coperto, potremo avere difficoltà con la loro difesa a tre al centro: oltretutto il nostro gioco ultimamente ha lasciato a desiderare, dobbiamo fare meglio, soprattutto perché troveremo una squadra chiusa».

LA TATTICA E IL FUTURO - Ancelotti stima molto il suo collega granata, sa che la sua presenza ha obbligato il Torino a un cambio di ritmo: «Camolese è una persona seria - ha continuato a Milan Channel - Torino è un luogo ideale per lui, ha un buon feeling con la tifoseria». Nessuna intenzione di aspettare il nemico facendosi condizionare dai vari e possibili schieramenti. «Non possiamo stare ad aspettare la loro formazione, servirà peso offensivo e tenere i ritmi alti: dovremo essere bravi a scardinare la loro difesa». Per finire, la precisazione ormai d'obbligo sul proprio futuro al Milan: «Devono stare tutti tranquilli».

RISPOSTA A KAKÀ - «Il ciclo continuerà, non è vero che finisce». Carlo Ancelotti, dopo aver confermato mille volte la sua permanenza come allenatore del Milan, prende sempre più a cuore le sorti della sua squadra. E la "difende" anche da chi vorrebbe una rifondazione parlando di ciclo finito. Kakà in settimana era stato chiaro, aveva parlato della necessità di guardare oltre e rivoluzionare alcuni aspetti. Ancelotti non la pensa come lui, pur ammettendo che le dichiarazioni del brasiliano «non sono state inopportune». «Io ho già detto che il ciclo del Milan finirà con il cambio della proprietà: penso che finchè resterà Berlusconi, il ciclo continuerà. Non è da riaprire, è solo da continuare. Chiaro che qualche giocatore smetterà, qualcuno arriverà, ma non c'è bisogno di fare follie perchè i giocatori ci sono e li abbiamo già. Penso a Borriello, sul quale conteremo per il prossimo anno». Queste parole di Ancelotti confortano la sua intenzione di restare in rossonero: «Ho gli stimoli per andare avanti, e sento che questa non è una squadra da buttare». Nessuna tirata d'orecchie a Kakà, questo ci tiene a precisarlo. «Non è stato inopportuno, è un ragazzo intelligente ed è giusto che esprima la propria opinione. Poi magari domani si dirà che gli tiro le orecchie...». «E comunque - ha concluso - Kakà è un ottimo osservatore perché Gerrard potrebbe davvero esserci utile. È ovvio, però, che stiamo parlando di fantasie...».


FONTE: Corrieredellosport.it