Del Piero-Iaquinta e Figo Balotelli
Qualche sorpresa nelle formazioni di Juve-Inter. Mourinho schiera l'Inter con un prudente 4-1-4-1: Cambiasso davanti alla difesa, Chivu e Zanetti esterni bassi, Balotelli e Figo larghi per sostenere Ibrahimovic, l'unica punta di ruolo. Del Piero, come previsto, ha vinto il ballottaggio con Trezeguet. Sarà lui ad affiancare Iaquinta nell'attacco Juve. Amauri nemmeno in panchina.
TRADIZIONE - Juventus, Inter e un pallone. Sono gli ingredienti di un cocktail che funziona da 100 anni (il primo confronto risale al 14 novembre 1909, 2-0 per i bianconeri). Basta agitare per 90', e la serata non potrà che funzionare, il successo è assicurato. Poi il risultato dividerà felici e scontenti. Ma quella è un’altra storia.
QUI INTER - In ordine di classifica. Il derby d’Italia di stasera è di quelli pesanti. Un match point scudetto virtuale sulla racchetta dell’Inter. Che, da capolista, vanta 10 punti di vantaggio sulla Vecchia Signora a 7 giornate dalla fine. Vantaggio enorme, che consente ai nerazzurri di dormire tranquilli la notte, senza incubi da rimonta. Ma vincere all’Olimpico per la banda Mourinho vorrebbe dire togliersi una soddisfazione in più. Sarebbe sinonimo di dominio in campionato, cancellerebbe i patemi della scorsa stagione, quando un’Inter padrona a poche giornate dalla fine fu poi salvata in extremis da Ibrahimovic che la riportò sul treno scudetto dal quale era stata sfrattata dalla Roma a 45' dall’epilogo. Per l’Inter la sfida dell’Olimpico di stasera è la partita più importante da qui a fine stagione. Perché dopo lo 0-3 di Marassi con la Samp la semifinale di ritorno di Coppa Italia di giovedì passa in secondo piano per motivazioni e possibilità concrete di approdare in finale. Un vantaggio in più per Mourinho, che quindi non solo può contare su due risultati su tre, ma ha potuto calibrare le forze del suo gruppo per un unico grande appuntamento.
QUI JUVE - La Juve ha un sogno. Quello di effettuare una rimonta sui nerazzurri capace di oscurare persino quella culminata nel 5 maggio. Ma anche una realtà: un distacco così pesante da far realisticamente pensare che la gara da non toppare, almeno al pari di questa, sia quella di mercoledì, il ritorno di coppa Italia con la Lazio. E quindi con l’Inter dovrà gestire la partita con il cuore, ma anche con il cervello. Tenendo presente dov’è il primo posto, e dov’è il terzo, con il Milan che vede da vicino i bianconeri. Certo, una vittoria sarebbe un segnale forte, d’orgoglio e di valore tecnico, e schiuderebbe un campionato che l’Inter prova a chiudere a doppia mandata.
UOVA SUL PULLMAN - L'atmosfera è stata in parte rovinata dai cori razzisti contro Balotelli e Ibrahimovic e il lancio di uova marce e bottiglie contro il pullman dell'Inter al suo arrivo allo stadio. Il veicolo che trasportava i giocatori nerazzurri, di scena stasera contro la Juventus, non riusciva a entrare nel parcheggio riservato alle squadre e ha dovuto fare un po' di manovre nei pressi della curva Filadelfia, occupata dai tifosi bianconeri.
dal nostro inviato Riccardo Pratesi Qualche sorpresa nelle formazioni di Juve-Inter. Mourinho schiera l'Inter con un prudente 4-1-4-1: Cambiasso davanti alla difesa, Chivu e Zanetti esterni bassi, Balotelli e Figo larghi per sostenere Ibrahimovic, l'unica punta di ruolo. Del Piero, come previsto, ha vinto il ballottaggio con Trezeguet. Sarà lui ad affiancare Iaquinta nell'attacco Juve. Amauri nemmeno in panchina.
TRADIZIONE - Juventus, Inter e un pallone. Sono gli ingredienti di un cocktail che funziona da 100 anni (il primo confronto risale al 14 novembre 1909, 2-0 per i bianconeri). Basta agitare per 90', e la serata non potrà che funzionare, il successo è assicurato. Poi il risultato dividerà felici e scontenti. Ma quella è un’altra storia.
QUI INTER - In ordine di classifica. Il derby d’Italia di stasera è di quelli pesanti. Un match point scudetto virtuale sulla racchetta dell’Inter. Che, da capolista, vanta 10 punti di vantaggio sulla Vecchia Signora a 7 giornate dalla fine. Vantaggio enorme, che consente ai nerazzurri di dormire tranquilli la notte, senza incubi da rimonta. Ma vincere all’Olimpico per la banda Mourinho vorrebbe dire togliersi una soddisfazione in più. Sarebbe sinonimo di dominio in campionato, cancellerebbe i patemi della scorsa stagione, quando un’Inter padrona a poche giornate dalla fine fu poi salvata in extremis da Ibrahimovic che la riportò sul treno scudetto dal quale era stata sfrattata dalla Roma a 45' dall’epilogo. Per l’Inter la sfida dell’Olimpico di stasera è la partita più importante da qui a fine stagione. Perché dopo lo 0-3 di Marassi con la Samp la semifinale di ritorno di Coppa Italia di giovedì passa in secondo piano per motivazioni e possibilità concrete di approdare in finale. Un vantaggio in più per Mourinho, che quindi non solo può contare su due risultati su tre, ma ha potuto calibrare le forze del suo gruppo per un unico grande appuntamento.
QUI JUVE - La Juve ha un sogno. Quello di effettuare una rimonta sui nerazzurri capace di oscurare persino quella culminata nel 5 maggio. Ma anche una realtà: un distacco così pesante da far realisticamente pensare che la gara da non toppare, almeno al pari di questa, sia quella di mercoledì, il ritorno di coppa Italia con la Lazio. E quindi con l’Inter dovrà gestire la partita con il cuore, ma anche con il cervello. Tenendo presente dov’è il primo posto, e dov’è il terzo, con il Milan che vede da vicino i bianconeri. Certo, una vittoria sarebbe un segnale forte, d’orgoglio e di valore tecnico, e schiuderebbe un campionato che l’Inter prova a chiudere a doppia mandata.
UOVA SUL PULLMAN - L'atmosfera è stata in parte rovinata dai cori razzisti contro Balotelli e Ibrahimovic e il lancio di uova marce e bottiglie contro il pullman dell'Inter al suo arrivo allo stadio. Il veicolo che trasportava i giocatori nerazzurri, di scena stasera contro la Juventus, non riusciva a entrare nel parcheggio riservato alle squadre e ha dovuto fare un po' di manovre nei pressi della curva Filadelfia, occupata dai tifosi bianconeri.
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