"Nessun accordo.." Ma arriva Gheddafi
Cominciava a sentirsi la mancanza. E allora, ecco il comunicato, firmato da Italpetroli, non dalla Roma, in ogni caso dalla famiglia Sensi proprietaria del pacchetto di maggioranza sia dell’una che dell’altra. Comunicato arrivato su precisa richiesta della Consob dopo che nella giornata di ieri il titolo giallorosso aveva fatto registrare un notevole balzo verso l’alto. E’ arrivato nel pomeriggio di ieri, pubblicato sul sito ufficiale della società giallorossa. Smentisce la «conclusione di accordi aventi a oggetto il pacchetto azionario di controllo della As Roma» , così come le notizie «relative all’esistenza di accordi che prevedono il pagamento di penali in caso di mancato trasferimento da parte della controllante del pacchetto azionario in questione». Non c’è traccia di un nome.
FIORANELLI INSISTE - Quello di Vinicio Fioranelli. Cioè dell’agente Fifa che anche ieri mattina, su qualche quotidiano, veniva indicato nuovamente nella capitale con l’obiettivo che ha da qualche mse: acquistare la Roma. Come dire, insomma, che Fioranelli c’è e vuole la Roma. Ci risulta, infatti, che Fioranelli abbia già avviato i nuovi contatti con la controparte, cioè i Sensi, cioè l’avvocato De Giovanni dello studio Lovells che, oltretutto, avrebbe riattivato i rapporti anche con lo studio legale Irti che, nei giorni scorsi, era stato dato ormai come fuori dalla vicenda. Non è così. Irti c’è e tratta. E non è un aspetto secondario perché stiamo parlando di uno degli studi legali più prestigiosi in Italia, un nome che può essere soltanto una garanzia sulla serietà di questa operazione. A questo punto della vicenda, infatti, ci sarebbero anche quelle garanzie bancarie sempre richieste dalla famiglia Sensi come snodo fondamentale alla positiva conclusione della trattativa. Il problema, a questo punto, sempre che Fioranelli non abbia raccontato favole, è il tempo. Perché nell’incontro della settimana scorsa tra Unicredit, creditrice di circa trecento milioni nei confronti di Italpetroli, e le sorelle Sensi, l’istituto bancario è stato molto chiaro, rivuole il cash, altrimenti entrerebbe in prima persona nella vicenda della cessione della Roma che ritiene l’asset in questo momento meglio vendibile in considerazione anche della difficile situazione economica mondiale. E questo vuole dire che o Fioranelli chiude la sua trattativa nei prossimi due- tre giorni, oppure per lui e i suoi socil a questione diventerebbe perlomeno improbabile. Perché, con l’ingresso delle Banche, Unicredit come detto e Mediobanca che è stata scelta come advisor dalla famiglia Sensi, i possibili acquirenti favoriti diventerebbero altri.
FONDO LIBICO - E tra questi un ruolo di primaria importanza potrebbe averlo il fondo libico, riconducibile direttamente al leader Muhammar Gheddafi, che almeno da un mese ha manifestato un certo interesse per Italpetroli e, quindi, pure per la Roma.
FONTE: Leggi il resto dell'articolo sull'edizione del Corriere dello Sport-Stadio oggi in edicola
Piero Torri
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