Berlusconi: "Decideremo insieme!"
"Questa stagione l'abbiamo persa perché in certe partite, negli ultimi minuti, non abbiamo adottato la tattica che io consigliavo da ex presidente. Invece l'abbiamo applicata nell'ultima partita (contro la Fiorentina, ndr) che abbiamo vinto e che è stata decisiva per la Champions". Lo ha dichiarato Silvio Berlusconi intervistato da Claudio Brachino e Maurizio Belpietro a Mattino 5. E' iniziata così la lunga giornata mediatica del primo ministro.
kakà — Poi, fra un'intervista e l'altra, Berlusconi è soprattutto tornato a parlare di Kakà: "Il calcio non è stato inventato da questo o quel giocatore, e giocatori in gamba ce ne sono tanti". Il presidente del Consiglio ha definito "abbastanza complicato" il caso del brasiliano, riccorendo a una citazione di Erasmo da Rotterdam, il suo filosofo preferito: "Diceva che le decisioni più giuste non sono quelle che vengono fuori dall'intelligenza, ma quelle che vengono fuori da una lungimirante e visionaria follia. In questo caso - ha spiegato - la ragione andrebbe in una direzione, il sentimento esattamente in quella opposta". Presidente e fantasista, che si trova in Brasile, si sono dati appuntamento a lunedì "per un lungo colloquio al telefono"; "decideremo assieme" ha aggiunto il premier.
difesa a posto — Un Berlusconi inesauribile che ha confermato la sua predilezione per un Milan offensivo e capace di produrre un calcio spettacolare, anche adesso che la squadra rossonera ha voltato pagina, con l'avvento di Leonardo al posto di Ancelotti. "Non c'è bisogno di alcun innesto in difesa - ha detto il premieri -. Avremo il ritorno di Kaladze e Nesta. Il Milan mi piace così com'è, non ritengo che col numero di grandi assoluti campioni che abbiamo ci sarà bisogno di altro".
pato, seedorf, pirlo incedibili — Il patron rossonero ha parlato poi di mercato: "L'unico nostro campione in discussione è Kakà. Pato, Seedorf e Pirlo sono invece incedibili. Ad Ambrosini rinnoveremo il contratto e sarà il nostro capitano. Il Milan - aggiunge - ha una missione: essere protagonista in Italia e all'estero, scendere in campo cercando di diventare il padrone del gioco". Berlusconi individua poi un obiettivo di mercato ben preciso: "Il Milan dovrà guardare a una punta vera e per questo stiamo sondando il mercato per vedere se c'è il campione che ci serve. Un nome? Non lo facciamo, aumenteremo solo il prezzo". Per poi aggiungere: "Crediamo in Borriello, ma non siamo ancora certi che abbia recuperato al cento per cento le sue possibilità fisiche".
ronaldinho — Il patron rossonero è poi entrato nei dettagli, mostrando di non avere digerito l'esclusione di Ronaldinho: "Spesso non abbiamo avuto a disposizione tutti i nostri campioni - ha proseguito il premier che critica l'ormai ex tecnico Ancelotti che nella prossima stagione guiderà il Chelsea -. Ronaldinho è stato usato anche per pochi minuti e questo ha provocato anche una caduta del morale del giocatore. Ma pensi che bello avere Ronaldinho per 90 minuti in campo, il biglietto si paga per giocatori così".
cristiano ronaldo — Un nome però Berlusconi alla fine se lo fa scappare, quel Cristiano Ronaldo a cui sussurrò qualcosa all'orecchio la sera della finela di Champions League a Roma. "Gli ho teso una lenza, gli ho sussurrato: 'Come sarebbe bello vederti vestito di rossonero'". Dopo aver smentito l'interessamento di un gruppo arabo per la società ("Non c'è nulla di concreto e di vero in queste cose, è fantascienza. Nessun sultano è venuto a dirci che farà un Milan stellare"), Berlusconi parla anche dell'addio a Carlo Ancelotti: "I cicli finiscono, poi bisogna cambiare e iniziare una nuova stagione. Credo che il nuovo allenatore porterà vivacità e ambizioni nuove. Ancelotti? Farà benissimo al Chelsea".
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