VINOVO (Torino), 9 agosto 2006 – Aria timida, voce bassa, ma idee chiare. Robert Kovac resta in bianconero e promette battaglia sul campo per riportare la Juventus il prima possibile negli abituali scenari.
Il pensiero è alla Champions, sfumata, che proprio oggi entra nel vivo con il preliminare dell’altra condannata Milan. “E’ triste non essere in Champions, perché è il più bel palco d’Europa, ma adesso noi dobbiamo dare il massimo per ripartire e rimontare subito. 17 punti in serie B sono un handicap pesante, ma prima erano anche 30 e speriamo si possano ancora dimezzare”. Il difensore centrale croato sa che disputerà una stagione da protagonista, dopo aver giocato la prima stagione italiana come riserva di Cannavaro e Thuram, e non si preoccupa di quello che aspetta la Juve. "Ci aspettano squadre più aggressive e forti fisicamente, io voglio fare la mia parte: è una grande motivazione essere titolare, l’anno scorso ho imparato tanto e spero di migliorare ancora".
Molti suoi compagni di squadra hanno lasciato la Juve, ma Kovac ha sposato senza problemi il nuovo progetto, nonostante alcune offerte ricevute. "Ho parlato con il d.s.Secco e ho deciso di restare, in B come in A. Qui sto bene, è una grande squadra e con Deschamps si lavora ottimamente. Certo il clima di questi giorni è difficile, ci hanno tolto uno scudetto che abbiamo conquistato meritatamente sul campo, ma sono sicuro che torneremo presto in serie A e poi in Europa". Kovac pensa e ripensa al titolo di campione d’Italia scucito per lo scandalo del calcio e proprio venerdì sera sfiderà l’Inter nel Trofeo Birra Moretti. "Io lo scudetto l’ho vinto, ma non è importante giocare contro gli interisti per avere subito una vendetta. Ognuno può dire ciò che vuole e non ci saranno problemi a giocarci contro".
Gianluca Oddenino
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