APPIANO GENTILE (Como), 12 agosto 2006 – Come prima del Mondiale. Nel giorno in cui il c.t. della Nazionale Donadoni dirama l'elenco dei 22 convocati per l'amichevole con la Croazia, Fabio Grosso presta giuramento alla causa nerazzurra, assicurando di essere lo stesso giocatore che ha posto la firma sul contratto lo scorso 29 giugno. La sfida azzurra, vinta, è alle spalle, quella targata Moratti-Mancini davanti, con un solo consiglio da seguire: vietato fallire.

E' lo stesso Grosso a dirlo: "Mi si gonfia il petto d'orgoglio a vestire la gloriosa maglia dell'Inter, ma non ho paura: sono pronto a dare il massimo e a conquistare il massimo. Per uno come me, che è partito dal basso per arrivare molto in alto, il desiderio più grande è quello di confermarmi ai massimi livelli in nerazzurro. Un anno da protagonisti, questa società lo merita".

Grosso, mancino, si è documentato e sa che a Milano è dai tempi di Roberto Carlos che non passa un esterno sinistro capace di lasciare il segno: "Il ruolo di terzino è sempre stato un ruolo pericolante nell'Inter, ma io non ho paura. Sento le responsabilità - ha aggiunto il difensore - di essere giocatore dell'Inter, e sono tante". Nella conferenza stampa, in sottofondo, la canzone "We are the champions" dedicata a Grosso da Materazzi.

"Sono orgoglioso e contento di quello che sono riuscito a fare con i miei compagni in Nazionale. Abbiamo raggiunto un traguardo davvero altissimo. Adesso inizia una nuova avventura, un nuovo progetto con un club importante, una maglia gloriosa. Ho parlato spesso di gruppo perché ci credo, può rappresentare un'arma fondamentale. In Nazionale l'abbiamo dimostrato e lo dimostreremo anche quest'anno con l'Inter".
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