Doping: Cannavaro positivo
Fabio Cannavaro è risultato positivo a un test antidoping del 29 agosto, dopo che aveva inviato regolare richiesta di esenzione per aver assunto un farmaco (si tratterebbe di un antiallergico contenente cortisone) in condizioni di emergenza: era stato punto da un'ape. Nella richiesta però mancava un documento e,il giocatore è stato sottoposto a test che è risultato positivo. La Procura del Coni ha diffuso la seguente nota: "In relazione a una richiesta di esenzione a fini terapeutici, inviata in base alla normativa antidoping, da parte di un tesserato della Federazione Italiana Giuoco Calcio, per somministrazione effettuata in condizioni di emergenza, il Comitato per l'Esenzione ai Fini Terapeutici (Ceft) del Coni ha richiesto, come previsto, con raccomandata A.R. l'integrazione, con certificato del medico che ha effettuato la terapia o del Pronto Soccorso, della documentazione inviata. Nel frattempo l'atleta è stato sottoposto a controllo antidoping con esito avverso. Pertanto, in base alle vigenti norme antidoping, il Procuratore Capo dell'Ufficio di Procura Antidoping, Ettore Torri, ascolterà quanto prima l'atleta e il medico curante. All'esito la Procura adotterà i provvedimenti del caso". L'interrogatorio è previsto per domattina a Torino.
Da fonti vicini alla Juventus, si apprende che sia la società che il giocatore non avrebbero mai ricevuto la raccomandata con richiesta di ulteriori certificati inviata dal Comitato per Esenzione au Fini terapeutici. Copia della richiesta di esenzione presentata al Coni - precisa stasera la Federcalcio - era stata invece inviata per conoscenza dalla Juventus al professor Enrico Castellacci, medico della Nazionale, poco prima dell'arrivo di Cannavaro in ritiro per il doppio impegno contro Georgia e Bulgaria (le due partite sono state giocate, a Tbilisi e a Torino,, rispettivamente il 5 e il 9 settembre scorsi).
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