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  02/11/2009 - DELUSIONE JUVE

Blanc avverte: «Ora è vietato sbagliare»

Tutti in castigo attorno al professor Ferrara e davanti al preside Blanc. L'immagine della Juventus sconsolata di oggi è questa e arriva da Vinovo, dove il faccia a faccia giocatori-allenatore-presidente è avvenuto a metà mattinata, per cercare di capirne di più dopo il tonfo con il Napoli. «Ci siamo giocati l'ultimo jolly e adesso non possiamo più sbagliare», è la severa analisi di Blanc. In effetti, come aveva anche ribadito ieri con il solito, crudo realismo Gigi Buffon, gli innumerevoli punti persi contro avversari non di altissima classifica rischiano di rivelarsi fatali. Blanc indora un pò la pillola affermando che «anche sette punti dall'Inter sono ancora recuperabili», ma l'impressione generale è che i nerazzurri oggi abbiano impresso l'accelerata decisiva e che la partita scudetto rischia ora di essere persa con largo anticipo, almeno come prospettiva. Sì, perchè oltre ai punti buttati, la squadra non accenna a mostrare nè identità di gioco, nè miglioramenti, nè cambio di passo negli uomini più discussi, da Melo a Grosso, ma, anzi, si registrano pericolosi peggioramenti anche in campioni come Diego.

LA FIDUCIA - Sul banco degli accusati c'è anche Ciro Ferrara, che ieri ha subito una lezione tattica da Mazzarri, pure con una squadra sulla carta più debole. Blanc ribadisce che c'è piena fiducia reciproca «tra squadra, staff e società», ma suonano come parole di circostanza, perchè la mossa del tecnico di togliere Poulsen e mettere Amauri ha lasciato perplesso anche qualche giocatore e forse lo stesso Mazzarri, che non credeva ai propri occhi vedendo praterie immense aprirsi davanti a Buffon. Insomma, l'umore è pessimo e la consapevolezza acquisita dopo la cinquina con la Samp si è dissolta in poche ore. Pesante anche la considerazione di Buffon quando accusa la squadra di essersi deconcentrata «credendo di avere già vinto sul 2-0». Il portiere rimanda tutti a Tel Aviv per sapere se la Juventus sia matura per grandi traguardi, ma certo, il fatto che questa domanda si ponga a novembre e prima dell'ultima chance per restare in Champions, non è per niente confortante.

LA DIFESA - Domani la squadra parte per Tel Aviv con un'unica buona notizia, Camoranesi è disponibile, nonostante i quattro punti di sutura applicati ieri al sopracciglio. Ancora una volta sul banco degli imputati salgono gli uomini della difesa, il reparto più rafforzato nell'ultima campagna acquisti. Dalle fasce, gli avversari della Juventus fanno quello che vogliono e i centrali si trovano spesso in difficoltà non solo per colpe proprie. Troppo spesso infatti è saltato il filtro di centrocampo, sia per la macchinosità di Melo, sia per le troppe, determinanti assenze, da Sissoko a Marchisio, a Salihamidzic. È difficile, per Ferrara, lavorare in queste condizioni: dall'inizio stagione non ha mai potuto schierare la squadra titolare (mancano anche Iaquinta e Del Piero) e le alternative in panchina sono poco competitive, specie se paragonate a quelle dell'Inter. Zebina, Molinaro, Caceres, Tiago, De Ceglie, Giovinco non sono nemmeno parenti degli omologhi colleghi nerazzurri. Ma questo si sapeva. Purtroppo per Ferrara, ne arrivano puntuali conferme a ogni partita.


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