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  17/08/2006 - MORATTI:"RONALDO NON TORNA"



MILANO, 17 agosto 2006 - Fabio Capello, tecnico Real, ha dichiarato oggi che Ronaldo non si muoverà da Madrid. Gli fa eco il patron nerazzurro Massimo Moratti, che nega che il brasiliano approderà all'Inter e dice gli dispiacerebbe se andasse al Milan. Con inevitabile messaggio di stima annesso: "I soldi spesi meglio? Quelli per Ronaldo, decisamente. Ronaldo perchè portò molti sponsor e poi perchè quando è stato venduto è stato venduto al doppio di quello che l'avevo comprato. Oltre ad aver portato all'Inter una grande simpatia sia lui personalmente sia attraverso quello che faceva".

MERCATO E IBRAHIMOVIC - L'Inter è, fino ad oggi, la squadra che in Europa ha speso di più per il mercato, ma Moratti spiega che per dirsi felice vuole che la sontuosa campagna acquisti dei nerazzurri porti dei risultati. Quanto a Zlatan Ibrahimovic Moratti assicura che non si è trattato di un dispetto al Milan: "Forse non mi rendevo conto che fosse un dispetto così pesante come il Milan ha fatto capire. Non potevo essere sicuro che il Milan volesse prenderlo. Certo non è che sia questione di dispetto, il calcio è fatto anche di concorrenza, quindi bisogna anche evitare che altre squadre si rafforzino, però Ibrahimovic vale di per sè". In assenza di Luciano Moggi, quest'estate è Moratti il "re del mercato": "Sono due cose diverse -precisa il patron interista- perchè credo che Luciano Moggi i soldi di tasca sua non li ha mai tirati fuori. Sono due funzioni completamente diverse, nè sono un esperto di mercato, nella maniera più assoluta".

MANCINI - Si può dire che sia l'ultima chiamata per Mancini, insomma che deve vincere con questa squadra per forza? "Tutti gli allenatori sono chiamati a fare molto bene, quindi anche Mancini naturalmente. Sì, bisogna avere una continuità maggiore che negli ultimi due anni. L'esperienza se l'è fatta, quindi io credo che abbia tutte le qualità per esprimersi al meglio quest'anno e anche i giocatori per poterlo fare". Lei che idea si è fatto di Capello? "Nella vita tutti siamo una cosa sola, cioè facciamo certe cose in quanto abbiamo un certo carattere, quindi se fa molto bene l'allenatore perchè ha quel carattere, va benissimo".

SOGNO - C'è ancora un sogno che ha Massimo Moratti? "Diciamo di non aver sogni inutili, questo è il sogno, cercare che la squadra sia leggermente più pragmatica di quello che è stata nel passato e che ci sia un ritorno se non altro sportivo e poi un discorso economico accettabile".

MATARRESE - Si era parlato di Massimo Moratti come possibile numero uno in Lega, poi è stato scelto Matarrese. Come ha preso questa nomina? "Matarrese ha quel tanto di esperienza, conoscenza, buon senso che forse può essere utilissimo. Certo l'aspettativa era di cambiare, un personaggio che da fuori portasse alla Lega un certo tipo di organizzazione. Si è preferito tornare sul passato, meno male Matarrese fra tanti. Sul calcio scandalo: qualcosa è cambiato nel calcio quindi questo dovrebbe portare a una maggior fiducia.

MILAN - Il Milan parte con una penalizzazione, ma loro dicono che lo scudetto lo vinceranno. Lei ci crede a un Milan competitivo partendo da meno otto? "Meno otto sono due partite e mezza quindi non è che sia la fine del mondo. Il Milan è in corsa come gli altri. Loro si caricano psicologicamente a dovere per poi affrontare il campionato. Noi dobbiamo guardare a noi stessi. Abbiamo i mezzi per far bene, non dobbiamo farci prendere dalla stupidità". Cos'è per lei la Champions League? "La Champions è il vero obiettivo da raggiungere perchè cercando di raggiungere quello, sei forte anche in campionato".
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