TORINO, 17 agosto 2006 - La parola al capitano. Provvisorio, perché quando Alessandro del Piero sarà pronto a scendere in campo si riprenderà la fascia. Ma intanto, in attesa dei big, Alessandro Birindelli, 31 anni, decima stagione con la Juventus, è stato "la chioccia" della rinnovata squadra bianconera. Birindelli parla dunque con voce autorevole di questo tribolato (per le vicende di Calciocaos) avvio di preparazione: "Siamo abbastanza brillanti, ripartiamo da Bari (sabato contro il Martina in coppa Italia ndr) dove abbiamo vinto lo scudetto, sembra uno scherzo del destino. La partita di Bari con la Reggina, ultima della passata serie A, era stata già di per sè irreale, ripartiamo da dove è finito un ciclo. La coppa Italia quest'anno per noi è assolutamente vitale. Abbiamo dei giovani di qualità, troveranno spazio e potranno crescere".

Capitolo obiettivi. La promozione è un must. "La serie B? Con gli uomini che abbiamo possiamo fare la differenza, il problema è adattarsi a questa categoria. Io ho vinto la serie B nel 1996-97 con l'Empoli (35 presenze ed un gol ndr) e me lo ricordo come un campionato lungo e stressante". Sarà fondamentale anche la decisione della Camera di conciliazione, attesa per domani. Birindelli non si sbilancia: "Speriamo in qualcosa di positivo".

Infine, un accenno al suo ruolo. Per anni ha giostrato da esterno difensivo, destro o sinistro, ma finora Deschamps lo ha utilizzato da centrale. "In difesa posso giocare ovunque. Sono pronto a venire incontro alle esigenze di Deschamps. E bello giocare in una difesa con Buffon. Un portiere così regala 7-8 punti ad una squadra in serie A, figuriamoci quanto può essere decisivo in serie B".
Fabrizio Turco