L'attaccante rumeno risultò positivo alla sibutramina
Nove mesi di squalifica! E' questa la sentenza del Tribunale Nazionale antidoping del CONI che ha di fatto ridotto quelle che erano le richieste della Procura Antidoping (12 mesi di stop). Mutu era stato trovato positivo alla sibutramina (uno stimolante) ai controlli del 10 gennaio (contro il Bari) e del 20 gennaio (con la Lazio in Coppa Italia) e quindi è stato incolpato d'aver violato l’articolo 10.4 del Codice Wada che fa testo nelle questioni di doping. L'attaccante è stato anche condannato a pagare le spese processuali quantificate in 6000 euro.
La squalifica scadrà il 29 ottobre prossimo in quanto il giocatore era stato fermato il 29 gennaio e la pena inizia a decorrere da quel giorno. La prima partita ufficiale potrebbe essere fissata per sabato 30 o domenica 31.
Mutu all'uscita dal tribunale non si è detto soddisfatto della sentenza: "«Non sono soddisfatto, mi hanno ridotto tre mesi, mi hanno dato 9 mesi - ha detto il romeno della Fiorentina -. Mi sembra troppo e ora valutiamo quello che c'è da fare, perché mi aspettavo uno sconto maggiore. L'errore c'è stato ma visto che è stata una leggerezza pago troppo».
«Era importante che la squalifica non fosse di un anno, dopo poche gare sarò pronto a tornare - ha aggiunto Mutu -. Ciò che mi preme sottolineare è che mi dispiace per aver lasciato la Fiorentina in questi mesi, i miei compagni, la società, quindi chiedo scusa a tutti. Con grande dispiacere, potevo essere lì, e invece per una leggerezza non ci sono: chiedo scusa a tutti, anche ai tifosi».

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