Continuano le polemiche per il caso Totti-Balotelli. Entrambi accusano l’altro di varie offese, razziste o personali.
"Mi ha detto negro di m...!" "Ha detto che sono finito!". Potrebbe essere il bisticcio tra due ragazzini in un qualsiasi campetto di calcio italiano. Ed invece, ancora una volta, assistiamo purtroppo a episodi che a certi livelli non dovrebbero verificarsi. A due giorni dalla finale di Coppa Italia vinta dai nerazzurri, si riaccende di nuovo la discussione sul caso Totti-Balotelli, dopo il bruttissimo fallo del primo sul giovane rivale, che ha determinato l'immediata espulsione nonché la condanna quasi totale da parte dell'opinione pubblica verso il capitano giallorosso. Stiamo parlando delle offese che si sarebbero rivolti, appunto,Totti e Balotelli. Il primo, calciatore affermato da anni, capitano della Roma ed ex stella della nazionale, uno dei migliori di sempre. Il secondo, stella emergente, talentuoso quanto provocatorio, in forza all'Inter. Due professionisti strapagati.
L'attaccante romanista non ha fatto in tempo a chiedere scusa e a giustificarsi che è arrivata subito la risposta di Balotelli. Totti si era scusato precisando però che non ha saputo trattenersi alle ripetute offese e provocazioni dell'avversario, definito "provocatore sistematico". Offese personali e al popolo romanista, intollerabili per un sanguigno romano doc come lui. Attraverso il procuratore Raiola, Balotelli fa sapere invece che ad offendere era stato proprio il capitano della Roma. E l'accusa è pesante. Offese razziste. Sarebbe un'altra brutta tegola per l'immagine di Totti se la versione del giovane nerazzurro dovesse essere confermata da testimoni o dalle telecamere. Dopo la gara, Totti è stato sicuramente giudicato in modo duro ed è stato attaccato anche da chi, come riferito dal giocatore, ha mandato privatamente sms di tutt'altro significato. Il capitano giallorosso si è sentito messo da parte e ora non ci sta a passare anche per provocatore e razzista. Sicuramente l'episodio segnerà la parola fine su un suo ipotetico ritorno in nazionale. Una cosa è certa. Se è vero che i calciatori dovrebbero essere di esempio per i più giovani, questa è sicuramente una vicenda da chiudere e dimenticare il più in fretta possibile.

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