L’Inter si aggiudica a Siena il 18° scudetto della sua storia, il quinto di fila. Dubbi sul futuro di Mourinho. Ma prima c’è la finale di Champions.
Ancora Inter. Scudetto numero 18 per i nerazzurri, il quinto consecutivo, il quarto di fila sul campo, come il Grande Toro. L'Inter di Mourinho questa volta fa soffrire più del solito i tifosi nerazzurri, ieri circa diecimila a Siena, in una partita più complicata del previsto. La squadra toscana onora il campionato con il massimo della professionalità e dell'impegno. L'Inter nel primo tempo va al piccolo trotto ma colleziona lo stesso occasioni nitide, non concretizzate per imprecisione e sfortuna. I minuti passano e nella ripresa il popolo nerazzurro inizia a temere un altro 5 maggio, specie dopo il 2-0 della Roma sul Chievo. Ma la svolta arriva al 12' quando il solito Milito insacca di destro battendo Curci. E' il gol della liberazione, anche se la sofferenza continuerà per altri 35 minuti. Al fischio finale è festa scudetto. L'Inter si aggiudica cosi il secondo titolo della stagione. Mourinho lascia la scena ai giocatori rifugiandosi negli spogliatoi. Rientrerà in campo poco dopo commosso, quasi come se stesse già pensando ad un addio. Zanetti e Milito mostrano lacrime di gioia, Materazzi sfrutta l'occasione unica sfoggiando una maglia provocatoria che dice:"Nun è successo", in risposta al messaggio romanista:"Nun succede..ma se succede..." La festa interista è proseguita poi a Milano nel pomeriggio, fino all'arrivo in tarda serata del pullman con i giocatori festanti a cantare con circa 50mila tifosi presenti. Assenti eccellenti Supermario Balotelli e il protagonista assoluto dell'Inter di quest'anno, proprio Josè Mourinho. Il tecnico portoghese ha ribadito più volte la tensione e la gioia per questo scudetto ma anche la massima concentrazione per l'ultimo e più prestigioso obiettivo di quest'anno, la Champions League. Mourinho non ha smentito le voci che lo danno già prossimo allenatore del Real Madrid. Il tecnico nerazzurro ha dichiarato che dopo la finale prenderà dei giorni per decidere cosa possa renderlo più felice per il suo lavoro. Ma fino alla finale, nei pensieri di Mourinho c'è solo l'Inter,con il suo presidente, i suoi giocatori e i suoi tifosi. Obiettivo: una possibile quanto complicata tripletta, che lo consegnerebbe alla storia dell'Inter e del calcio mondiale.

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