Indagati i presidenti di Ascoli, Catania, Cesena, Empoli Udinese
La Guardia di Finanza prende di mira le società di calcio: nella mattina di mercoledi 8 giugno sono state perquisite le sedi di Catania, Udinese, Ascoli, Empoli e Cesena nell'ambito di un'indagine coordinata dal pm di Milano Carlo Nocerino, con al centro una maxi evasione fiscale internazionale da 150 milioni di euro.
Da quanto si è appreso, gli indagati per reati fiscali sono i presidenti delle società: Tonino Pulvirenti (Catania), Franco Soldati (Udinese), Roberto Benigni (Ascoli), Fabrizio Corsi (Empoli) e Igor Campedelli (Cesena). Nel nuovo filone di inchiesta gli indagati sono in tutto 307 e sono i rappresentanti legali che hanno ricoperto tale incarico nel 2009.
Il Cesena diffonde una nota: "Il Cesena calcio non ha ricevuto alcuna perquisizione in mattinata dalla Guardia di Finanza e a quanto risulta, almeno ad oggi, non è indagato il presidente Igor Campedelli". Lo ha precisato Andrea Agostini, responsabile della comunicazione della squadra romagnola. "L'unica occasione in cui la Guardia di Finanza è andata al Cesena Calcio - ha aggiunto Agostini - è stata nella passata stagione, quando acquisirono documentazione per una problematica relativa alla precedente proprietà
L'Ascoli dal suo sito internet: "In riferimento alle notizie diffuse stamani da alcune agenzie di stampa in merito ad un’inchiesta della Procura di Milano, che coinvolge 280 imprese italiane, fra le quali figura l’Ascoli Calcio 1898 S.p.A., la Società ritiene di aver chiarito immediatamente la questione, relativa all’anno 2006, fornendo agli organi competenti la documentazione attestante la piena correttezza dell’operato della Società bianconera."
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