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  22/08/2006 - L'INTER SBATTE CONTRO I PALI



LISBONA (Portogallo), 21 agosto 2006 - Lavori in corso. Per questo il pari contro lo Sporting, a cinque giorni dalla Supercoppa italiana, ci può stare. Pizarro se n'è andato alla Roma e addio 3-5-2. Addio Figo in mezzo al campo, addio Zanetti e Grosso a spingere sulle fasce. L'Inter di Lisbona torna all'antico e rispetta un geometrico 4-4-2 con Maicon più lo stesso Grosso sulla linea di Materazzi e Samuel, Vieira e Cambiasso a far da diga per liberare Figo (a destra) e Stankovic (a sinistra) dalla fase difensiva. Davanti, per la prima volta, il tandem Crespo-Ibrahimovic.

La partita. Parte bene, l'Inter. Nella notte del centenario dello Sporting, per i primi 15' sono i nerazzurri a far la festa ai portoghesi. Maicon scambia con Ibrahimovic (5') e calcia a botta sicura. L'estremo difensore della nazionale portoghese Ricardo respinge, poi Stankovic dal limite spara alto. Pressing e manovra rasoterra, gli uomini di Mancini danno l'impressione d'aver vita facile. Invece no, esce lo Sporting. Maicon è ottimo dalla metà campo in su ma quando si tratta di difendere soffre i lanci lunghi che spesso lo scavalcano. Davanti, poi, sintonia scarsa tra Crespo e Ibrahimovic, quest'ultimo ieri fermo per colpa delle vesciche. Alla mezz'ora doppia occasione per i portoghesi: prima la staffilata dal limite di Carlos Martins si spegne a lato di poco (con Toldo attento), poi un'amnesia di Materazzi su calcio piazzato per poco non costa cara. L'Inter risponde 5' più tardi con un numero nello stretto di Ibrahimovic: palla al centro e Crespo come un falco centra il palo.

Secondo tempo e Sporting Lisbona subito all'attacco: pressing alto, raddoppi, i nerazzurri soffrono il nuovo assetto tattico scelto dai padroni di casa, un 4-3-3 aggressivo. E' un Inter sulle gambe, Materazzi si fa espellere per doppia ammonizione e per poco gli avversari non ne approfittano: al 22' è decisivo l'intervento del subentrato Julio Cesar sul tiro di Nani. Così non va: Mancini toglie Figo e mette Cordoba, poi fuori anche Grosso, Crespo e Ibrahimovic per Cesar, Recoba e Adriano. Ironia della sorte, riecco la difesa a tre. Ma non è più partita vera, le squadre ormai sono allungate e ogni azione è un brivido per i due portieri. Al 40' Recoba centra la traversa su punizione da oltre 35 metri. Poi tocca ad Adriano finire a terra in area al termine di un'insistita azione solitaria: l'arbitro sembra indicare generosamente il dischetto, poi torna sui propri passi. Intanto Cordoba, per impedire il calcio di rinvio a Ricardo, gli si lancia addosso in stile kung-fu. C'è ancora tempo per una clamorosa occasione sprecata da Solari a pochi passi dalla porta. Finisce 0-0, senza vincitori né vinti e col trofeo che resta nella bacheca dello Sporting per l'edizione 2007.

Claudio Lenzi