Per l'Ancona niente serie B
E' una giornata campale per il calcio professionistico italiano: ben 21 squadre sono state escluse dai vari campionati. Spicca l'Ancona non iscritta in B, per la quale c'è un futuro in II Divisione, e altre 20 società per le quali si aprono le porte dei dilettanti.
A prendere la parola è il presidente della Lega Pro Mario Macalli che non nasconde la propria amarezza:
«Ventuno squadre (l'Ancona in Serie B e 20 in Lega Pro) sono uscite dal sistema, è un tributo di sangue, ma anche una situazione che noi denunciamo da almeno due o tre anni. Previsioni? Il prossimo anno sarà anche peggio. Anche quelle squadre che si sono riuscite ad iscrivere, non so se in futuro avranno un euro. È una situazione inaccettabile, per questo il consiglio federale mi ha concesso la delega da subito per la riforma dei campionati. Non ci metterò molto a presentare delle proposte.
Con gli stessi parametri utilizzati per noi, in serie B almeno 15 squadre non potrebbero iscriversi a nessun campionato. Purtroppo oggi sono state escluse anche due società che hanno presentato fidejussioni tarocche: non è un bel segnale. Per noi è una brutta serata perchè ci sentiamo impotenti».
Ricapitolando le squadre che non sono state iscritte sono: l'Ancona, in serie B, il Figline in Prima Divisione e Potenza, Legnano, Pro Vercelli e Sangiustese in seconda. A queste si aggiungono i 15 club (quindi 21 in totale ) già bocciati (8 non iscritti e 7 che non hanno presentato ricorso a prima boacciatura della Covisoc). Prima divisione : Arezzo, Marcianise, Rimini, Mantova, Gallipoli, Perugia. Seconda divisione: Manfredonia, Olbia, Cassino, Pro Vasto, Alghero, Itala San Marco, Monopoli, Pescina, Scafatese.

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