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  17/08/2010 - Balotelli si presenta: 'Non sono un bad boy'

L'ex interista si definisce solo un pò vivace

Prima intervista per Mario Balotelli dal suo passaggio dall'Inter al Manchester City; l'ex interista mescola italiano ed inglese preferendo rispondere nella prima lingua ma specificando che lui parla inglese.


Esordisce dicendo: "I'm not a Bad Boy. Sono un ragazzo normale, molto vivace, non sono cattivo. Mi hanno soprannominato Hammer perché tiro forte? Non lo sapevo. Cercherò di fare il possibile per guadagnarmi il posto da titolare".


Poi parla del suo rapporto con Mancini: “Era da tanto che volevo venire a Manchester, tante squadre mi hanno cercato quest’estate, ma io volevo venire qui, penso che sia l’ambiente giusto per crescere. Mancini? La sua presenza è stata fondamentale per farmi scegliere questa squadra. So di avere tutta la sua fiducia, ora lo devo ripagare. Senza di lui non sarei qui. In Premier League penso che mi troverò bene qui, per un attaccante è più facile, non ci sono tanti tatticismi come in Italia”.


La decisione di lasciare l'Inter è arrivata dopo la sfida con il Barcellona e quel gesto della maglia gettata a terra che non è piaciuto ai tifosi: "Da quella partita in poi - spiega Balotelli - sono state scritte pagine intere su di me, su ogni giornale e ogni giorno, era diventato difficile vivere a Milano e ho preferito andare via. Non ho avuto problemi con la squadra, con quasi tutti i compagni le cose andavano bene, mi hanno voluto bene". Anche con Massimo Moratti, il suo ex presidente, nessun problema: “Ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui. Mi piacerebbe incontrarlo in giro per offrirgli da bere”