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  29/12/2010 - Inter: Leonardo si presenta

'L'Inter è la mia sfida più grande'

E' il giorno della presentazione alla stampa di Leonardo, neo mister dell'Inter dopo la risoluzione del contratto con Rafa Benitez. A fare gli onori di casa alla Pinetina è Massimo Moratti che attacca cosi: "Leo mi ha obbligato a essere qui, è anche la prima volta che me lo chiedono. Mi fa molto piacere. Sono felicissimo della scelta, nasce da una stima sempre avuta nei suoi confronti e dalla sua capacità di imparare velocemente, distribuire simpatia e praticità. Rimaniamo ambiziosi, ma questo non vuol dire fare fretta e pressare, ma seguire l’istinto e l’amore che abbiamo per l’Inter"

Leonardo è subito chiaro su quello che è il suo stato d'animo in questa giornata ma anche al momento dell'accettazione dell'incarico: "E’ una situazione molto affascinante per me, sono facce molto conosciute, tutto molto legato ai rapporti, professionali e di stima. Sono a Milano da 13 anni, sono anche emozionato, è un giorno di grande sensazione ed emozione. Io sono un romantico. Non cercavo un lavoro, ma una cosa che poteva stimolare, il grande stimolo, la grande sfida, più grande di questa non c’è".


"Non nascondo di avere tante cose in comune col Milan, non dimenticherò mai quello che ho vissuto, ogni secondo lo ricorderò sempre. Il Milan mi ha portato qui, Capello mi ha portato qui, stimo tantissimo Galliani. Le diversità ci sono ovunque e la cosa più difficile è convivere con le diversità. In nessun modo mi sento colpevole, sono sempre stato libero, alle persone ho sempre detto quello che io volevo e tutti lo sanno. Troppo forte, affascinante, inaspettato, sorprendente, questa sfida, non potevo dire di no"

"Quando Moratti mi ha contattato ci ho messo poco ad accettare. Questa cosa è cresciuta nel tempo, non ho mai pensato che potesse succedere. Da dirigente ho avuto incontri anche affettuosi con Moratti. Il fatto di diventare allenatore, e tutto quello che è successo, ci ha dato questa possibilità. Credo ancora che si possa rientrare nel giro scudetto perché il campionato è lungo e basta poco per rientrare nel gruppo. Il periodo iniziale sarà determinante"