Prandelli mette il turbo ai viola
Si parte. Finalmente. Vigilia di Fiorentina-Inter, a Firenze c’è il clima delle grandissime occasioni. Stadio gremito, voglia di sostenere la squadra. I viola partono da meno diciannove e soprattutto partono contro l’Inter.
Inizio in salita, lo dice anche Cesare Prandelli: “Posso solo chiedere umiltà ai miei ragazzi, solo su questa base possiamo rapportarci all’Inter”. Novanta intensi minuti, il tecnico viola spiega quello che dovrà fare la sua squadra in campo: “Dovremo saper leggere bene la partita nelle due fasi di gioco. Dovremo essere lucidi, pronti, reattivi. Loro cambieranno modulo a gara in corso? E noi dovremo adattarci, non lasciarci sorprendere. E poi essere veloci, ripartire subito una volta conquistato il pallone”.
Pochi dubbi sugli uomini che Prandelli manderà in campo. Difesa a quattro fatta: Ujfalusi, Dainelli, Gamberini (più di Kroldrup) e Pasqual. Tre centrocampisti, Donadel, Blasi e Liverani, altrettanti attaccanti. Jorgensen non sta benissimo dopo le due gare giocate con la nazionale danese e se non dovesse farcela il suo posto sarebbe preso da Reginaldo.
Poi Mutu e soprattutto Luca Toni. Anche lui vestirà la maglia viola con rifiniture in oro per celebrare gli ottant’anni di storia della società. Toni, contro le sue voglie estive di tingersi di nerazzurro: “E’ motivato, sereno - dice ancora Prandelli -. Ha voglia di iniziare bene e gli ho già fatto i complimenti per la determinazione con cui si è allenato in questi giorni”.
L'ultima battuta di Prandelli è per il collega interista: “Cosa abbiamo in comune io e Mancini? La ricerca del risultato attraverso il gioco”. Domani Fiorentina-Inter, via allo spettacolo.
|