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  11/09/2006 - JUVENTUS: DOPO IL PARI...


I giocatori a rapporto da Deschamps

Didier Deschamps non è un urlatore. Perciò quando oggi pomeriggio i bianconeri si ritroveranno a Vinovo i muri dello spogliatoio non tremeranno come accadeva alla Sisport dopo un passo falso della Juve di Capello. Anche perché non è il momento di alzare la voce: quello il basco l’ha già fatto sabato, durante l’intervallo. Adesso è il tempo della riflessione, per capire cosa non ha funzionato a Rimini e come rimediare. Ripensare anche a certe scelte. L’analisi sarà pacata nei toni, ma spietata nei contenuti, perché — indipendentemente da quella che sarà l’effettiva penalizzazione — la Juventus ha già perso terreno rispetto alle principali avversarie candidate alla promozione. E sabato in casa col Vicenza non si possono commettere altri errori.

OMOGENEITA’ - Quelli fatti a Rimini sono parecchi, individuali e collettivi, e oltretutto si sommano a problemi oggettivi. Il primo è un problema di condizione, perché come spiega Ricchiuti la qualità superiore in serie B si fa sentire solo a parità di corsa. La Juventus ha corso di meno perché rispetto alle avversarie è più indietro sul piano della preparazione. Colpa proprio della qualità, visto che i vari nazionali si sono aggregati in tempi diversi, mentre le altre squadre di B, che non ne hanno, hanno svolto una preparazione più omogenea. Ci vorranno ancora 2-3 settimane e la mano di Antonio Pintus per rimettere tutti in pari.

MEGLIO LUNEDI’ - La stessa cosa s’è ripetuta in piccolo la scorsa settimana, con la Juve che ha avuto a disposizione i nazionali solo a partire da venerdì, cioè a un giorno dalla partita. Deschamps ha avuto un solo allenamento per prepararla, al contrario del Rimini che nazionali non ne ha. Questo è un problema che quest’anno si presenterà altre volte, tanto che i dirigenti hanno già chiesto alla Lega di concedere alla Juventus in quelle occasioni il posticipo al lunedì sera.

APPROCCIO - Poi c’è stato sicuramente un problema di approccio alla gara, come ha denunciato Buffon. I giocatori mentalmente non hanno ancora metabolizzato la serie B, anche perché confusi per il ricorso al Tar poi ritirato. Questa vicenda ha generato un’incomprensione fra spogliatoio e dirigenza che le parole di Lapo Elkann non hanno certo contribuito ad attenuare. Ma il nipote dell’Avvocato ha messo il dito nella piaga e ora spetta a Deschamps guarirla, nella convinzione che è stato meglio prendere uno schiaffo subito piuttosto che vivacchiare di 1-0. La sveglia è suonata bella forte, difficile non sentirla.

ASSENZE - Meno facile sarà integrare in così poco tempo Alain Boumsong nella squadra di Deschamps. Mandato in campo dopo appena un allenamento con i nuovi compagni, il francese a Rimini ha commesso gravi errori e, viste le condizioni di Tudor e Legrottaglie, contro il Vicenza forse ci sarà ancora bisogno di lui. A proposito di infortunati, altra grana emersa sabato, Trezeguet è in via di recupero, ma dovrebbe farcela soprattutto Zanetti tenuto conto che Giannichedda è stato colpito duro al ginocchio. Oltre a loro in quel ruolo la Juve ha solo Paro, peraltro la nota migliore della giornata. Ma questo è un problema che non si potrà risolvere prima di gennaio, alla riapertura del mercato.
Luca Curino