Roma, emozioni da Champions
Il rischio per la Roma è di emozionarsi. Come un bimbo al primo giorno di scuola. La partita con lo Shakhtar Donetsk vale l’esordio assoluto in Champions per molti giallorossi, Spalletti in testa. “Per questo cercherò di dire meno cose ai miei ragazzi – annuncia il tecnico –. Non devo caricarli troppo, perché già percepisco l’attenzione che rivolgono a questo appuntamento”. Già, non capita tutti i giorni di giocare in Champions. “Le sensazioni sono bellissime – racconta Spalletti – sarà sicuramente emozionante, una serata del genere me la ricorderò per tutta la vita”. A patto che la Roma parta col piede giusto in una competizione che, dopo anni di delusioni anche cocenti, può finalmente riservarle qualche soddisfazione. “Attenzione, però – avverte l’allenatore – io degli ucraini temo tutto. Sono una squadra fortissima che sta facendo grandi risultati. Giocano molto bene al calcio e hanno personalità. Sarà una gara difficilissima”.
E’ la solita storia: volare bassi, restare umili, del resto il rischio di fare brutte figure è dietro l’angolo: "Sappiamo quanto la piazza tenga a questa competizione - prosegue il tecnico - e questo ci mette addosso un po’ di pressione. Dobbiamo restare tranquilli, però. Ed essere consapevoli che con l’atteggiamento giusto possiamo vincere con chiunque". Colmando anche quel piccolo handicap dato dalla mancanza di esperienza: "Certo, in queste competizioni conta molto ma , ripeto, se siamo convinti dei nostri mezzi possiamo farcela". Caso-Pizarro già rientrato, assicura Spalletti. Ma questo non significa che giocherà dal primo minuto: "Ha sbagliato, ma ha capito. David è un ragazzo intelligente, ci siamo confrontati e tutto è rientrato. Sono convinto che ha le qualità giuste per inserirsi presto nei meccanismi di questa squadra".
Ne è convinto pure Perrotta, che ha rinnovato il contratto con il club giallorosso fino al 2010, che difende il compagno di squadra: "Presto troveremo l’intesa anche con lui, ma ora conta che la squadra dia il massimo per partire bene anche in Europa". Lui, De Rossi e Totti, oltretutto, hanno un motivo in più per far bene in Europa: "Siamo campioni del mondo, dimostriamo che ci siamo meritati questo titolo". E a proposito di Nazionale, Perrotta dice la sua sulla decisione di Totti di sospendere la sua militanza in azzurro, stigmatizzata da Oddo: "È una cosa talmente personale quella di Francesco che ne può parlare solo lui. Ha preso questa decisione e io l'accetto, sono l'ultimo a poter dire qualsiasi cosa al riguardo. Non credo sia giusto dare giudizi su queste cose".
Alessandro Catapano
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