Il Parma esugna Kazan
Il Parma supera la prima prova in coppa Uefa, sbancando il dorato mondo di Kazan, dove batte 1-0 il Rubin con un gol di Dessena nella ripresa. Un lasciapassare che spiana la strada ai gialloblù, in vista del ritorno del 28 settembre al Tardini.
COSI' IN CAMPO - Stefano Pioli recupera in extremis Cigarini e Savi bloccati alla frontiera per problemi di visto. Dopo la notte trascorsa in zona franca i due gialloblù riescono a unirsi alla squadra. Il Parma propone lo schema a una punta, con Muslimovic terminale d'attacco, sopportato da Gasbarroni e Kutuzov. Anomala, ma ormai una consuetudine in Russia, la formazione del Rubin Kazan, che propone un tunisino e ben otto sudamericani, fra cui spiccano il brasiliano Calisto, difensore alla Zambrotta, e l'argentino Dominguez, ex River Plate, dotato di un buon controllo di palla.
PARTITA A DUE FACCE - Il Parma tiene bene il campo per una buona ventina di minuti, dimostrando autorità a centrocampo, ma senza mai impensierire più di tanto il portiere russo Kolinko. Il Rubin si riorganizza, grazie all'abilità dei suoi brasiliani e a più riprese mette sotto la squadra di Pioli. A dare una mano a Bucci ci pensa Baiaramov, punta insidiosa, ma difettosa nelle conclusioni. Gasbarroni nel Parma è l'uomo che cerca di dare ordine, ma non sempre i suoi suggerimenti vengono raccolti da Muslimovic, francobollato a uomo da Scotti e Gabriel. Kutuzov gioca a fasi alterne, sufficente però per tenere sulle spine la difesa di casa.
Sostituito Gasbarroni con Dedic, il Parma subisce l'intraprendenza dei russi che praticano un pressing costante. Calisto è sempre la spina nel fianco e a lui si adeguano Dominguez e Benachour. Con il Rubin a tutto pressing, Bucci strappa applausi a scena aperta. Se non ci arriva il portiere del Parma ci pensa il palo a salvare la squadra di Pioli sulla botta a colpo sicuro di Benachour, ma la doppia parata prima sul fendente di Dominguez dalla distanza e poi ancora su Benachour sono decisive.
Ma il Parma ha il pregio di non mollare e, sfruttando il calo fisico del Rubin, torna a pressare. Al 34' il gol. Muslimovic regala un saggio di alta scuola con un gesto acrobatico respinto da Kolinko, sulla palla arriva di testa Dessena che infila. Il gol che Pioli voleva, attorno a cui fa cerchio anche un pizzico di fortuna, perché subito dopo Dominguez sbaglia su rigore la rete del pareggio.
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