Strano il destino, soprattutto quello di Carlo Mazzone che torna in panchina a 6 mesi di distanza dall’andata dello spareggio salvezza Parma-Bologna (al ritorno era squalificato). Chi si aspettava le clamorose dimissioni di Donadoni, allenatore del Livorno 6° in classifica, dopo le frecciate del suo presidente Spinelli? E chi la sorprendente chiamata dell’anziano Mazzone dopo il non felice recente passato in panchina? E’ curioso perchè Mazzone esordisce ad Ascoli, la sua casa, quell’ Ascoli che lo ha adottato dopo il suo passato di giocatore, in Serie C, e allenatore: fu artefice della storica promozione in Serie A nel 1974.
Mazzone ha poi deciso di costituire per questa nuova avventura tutto l’intero staff che lo accompagnato in tanti anni, compreso il “traditore”(in senso buono ovviamente) Leonardo Manichini che lo aveva abbandonato per allenare l’Ancona in Serie A nel 2003, e con il quale ci furono momenti di gelo.
“Sor Carletto” torna in trincea dunque, torna a fare la cosa che gli riesce meglio: stare sul campo ad allenare. E’ Ripartito ieri sera da Ascoli, da dove iniziò la sua lunghissima carriera nel ’68, questa volta però da avversario in casa, lui che abita nel capoluogo marchigiano ed è consuocero del Presidente bianconero Benigni.
Dopo Ascoli, Fiorentina, Catanzaro, Bologna, ancora Ascoli, Lecce, Pescara, Cagliari, Napoli, Perugia e ancora Bologna, il Livorno. “ E’ fatta” ha detto appena concluso l’accordo, a 69 anni è il più anziano allenatore in attività e insegue il record assoluto di presenze in panchina di Serie A di Nereo Rocco. Ieri però per ragioni burocratiche il destino lo ha destinato in tribuna… ma state tranquilli da Domenica all’ Armando Picchi riinizierà il “Mazzone show”. J.P.P.