Pari spumeggiante a Catania
Niente da fare. Il Messina che sognava il sorpasso (del Palermo) e il primato (in classifica) vede le sue illusioni frantumarsi di fronte a un Catania coriaceo e combattivo, forte nelle gambe e nella testa. Alla fine al Massimino finisce 2-2, al termine di un derby teso e combattuto, sul piano del gioco e dei nervi. Le due squadre finiscono in dieci per le espulsioni di Mascara e Iuliano, e altri sei sono gli ammoniti al 90'.
LA GARA - Il Catania non rinuncia alla sua vocazione offensiva nemmeno dopo il k.o. nel primo derby siciliano della settimana, quello di mercoledì scorso a Palermo. Anzi, Marino lancia Spinesi nella mischia dal 1', inserendolo fra Mascara e Corona. Il Messina, reduce invece dalla vittoria di mercoledì nel derby dello Stretto, cerca l'effetto-sorpresa inserendo Alvarez al posto di Di Napoli, con Rea nelle retrovie al posto di Lavecchia. All'inizio ha la meglio la miglior organizzazione del Catania, che prende in mano le redini del gioco e spinge in avanti con buona continuità, grazie soprattutto alla gara tutta fosforo e polmoni di Baiocco. Il Messina si sacrifica in fase di contenimento, ma tiene, ed impedisce al Catania di farsi pericoloso. Finché, alla prima occasione, passa in vantaggio: al 32' è Floccari (in campo dal 20' al posto dell'infortunato Alvarez) a non mancare l'appuntamento, su un pallone schizzato dalle sue parti dopo un contrasto fra Sottil e Coppola.
La ripresa si apre con una traversa colpita da Mascara direttamente dalla bandierina. E' il solito Catania, meno brillante rispetto all'avvio, ma dal gioco fluido ed efficace fino al limite dell'area avversaria. Il Messina resta invece squadra compatta, capace di soffrire con grande dignità, ma poco propositiva in avanti. Quindi la raffica dei gol, ben tre in 6 minuti: al 13' segna Mascara, che, già ammonito, si toglie la maglia e viene espulso. Al 16' Spinesi ribalta il risultato su punizione. Anche lui sfila la casacca, e Farina lo ammonisce. Infine, al 19', Cordova firma il pareggio deviando in rete un cross di Parisi, dopo i "buchi" di Iliev e Riganò. Poi anche Iuliano, al 24', viene espulso, e il numero dei contendenti in campo torna in parità. Insomma, i conti tornano per tutti, salvo che per i sogni del Messina.
Livia Taglioli
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