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  25/09/2006 - VERSO LA CHAMPIONS LEAGUE


Milan, quante insiede a Lille

"È la partita più delicata del girone perchè affrontiamo la squadra più forte fuori casa". Carlo Ancelotti presenta così Lilla-Milan di domani. Il tecnico rossonero ha grande considerazione dei francesi, che considera l'avversario più pericoloso nel girone di Champions: "In casa hanno un ottimo ruolino di marcia, sono una squadra molto temibile, giocano un calcio dinamico e aggressivo. Dovremo cercare come sempre di avere il controllo della situazione ma non sarà facile perchè loro sono molto veloci e soprattutto in casa attaccano con molta pericolosità. Sarà un bel banco di prova. Una vittoria metterebbe le cose abbastanza a posto. Noi abbiamo sempre iniziato bene i gironi, speriamo di fare così anche quest'anno. Il turnover? Qualche giocatore sarà ruotato inevitabilmente".

LA SFIDA A DISTANZA CON L'INTER Dalla Champions al campionato, l'Inter è tornata a +8: "Non è cambiato tantissimo - dice Ancelotti - hanno ripreso 8 punti di vantaggio ma la rincorsa sarà comunque molto lunga. L'Inter ieri ha giocato molto bene, si è portata sul 4-0, poi dopo inevitabilmente la tensione cala un po'". Rimpianti per Crespo? "Crespo è stato un grande attaccante e ora è un grande amico ma questa è storia passata. Ora devo pensare ai miei di attaccanti". Il Milan a Livorno è sembrato sentire un po' di stanchezza. "Non è solo un problema nostro ma un problema comune a tutte le squadre che devono tenere questi ritmi. È inevitabile arrivare alla fine del ciclo con un po' di stanchezza".

CASO SEEDORF "Tra me e Seedorf non c'è nessun tipo di problema, non c'è mai stato in 5 anni e mai ci sarà", tiene a precisare Ancelotti. Che dopo aver detto in passato di non leggere i giornali e non guardare la televisione, stavolta la mette sul piano dell'ironia: "Ieri ho letto i giornali tutto il giorno e guardato la televisione tutto il giorno: è stato molto divertente...". Il tecnico rossonero torna serio invece quando gli si chiede dei virgolettati pubblicati dai giornali: "Mi è dispiaciuto ma è una cosa che va chiarita: non è un problema di televisione o di giornalisti a bordo campo, perchè loro pagano per stare lì. È un problema dell'Associazione allenatori che ogni tanto si dovrebbe farsi sentire".

PARLA GALLIANI L'amministratore delegato Adriano Galliani partecipa alla querelle telecamere sì-telecamere no: "Seguo il calcio da tanti anni e tra giocatore e allenatore è sempre successo di tutto e di più. Adesso ci sono soltanto più telecamere, ma questo è un bene. Preoccupato dopo il pari di Livorno? Perchè dovrei esserlo, abbiamo fatto dieci punti e sul campo siamo primi in classifica, vincendo anche la prima partita di Champions League".
Livia Taglioli