.
Ha dell'incredibile quanto successo ieri sera a San Benedetto del Tronto, in serata il presidente della Samb ha deciso di tornare in riviera dopo oltre 1 mese di assenza e soprattutto dopo aver fatto giocare la squadra per 3 settimane senza allenatore. Va aggiunto che i giocatori non sono pagati da mesi così come i massaggiatori, i segretari, gli affitti degli appartamenti degli atleti, i pulmann, gli hotel dove la squadra va in ritiro e lo sponsor tecnico mentre tutto lo staff tecnico si è dimesso già da 1 mese.

Con il presidente Soldini c'era anche l'onorevole Antonio Di Pietro che ha candidato l'imprenditore per il suo partito alle prossime elezioni ma voleva capire cosa Soldini stesse combinando a San Benedetto. Purtroppo ad attenderli davanti alla sala comunale c'erano 2000 tifosi esasperati dall'atteggiamento del loro presidente e dallo spauracchio del secondo fallimento in pochi anni, così all'arrivo dei due l'imponente schieramento di forze dell'ordine non è riuscito ad evitare il fitto lancio di oggetti della tifoseria: bombe carta, bulloni, pietre, uova e ortaggi vari che hanno mandato in frantumi diverse vetrine e alcune macchine.

La reazione della polizia è stata veemente e dopo alcune cariche e il lancio di diversi fumogeni sono state arrestate 3 persone mentre alcuni agenti hanno fatto ricorso alle cure ospedaliere per delle ferite lievi.

All'interno del comune intanto un duro faccia a faccia tra il presidente e i giocatori vedeva quest'ultimi inveire contro l'imprenditore romano ed abbandonare l'edificio per protesta (nella foto il difensore uruguagio Macaluso si sfoga urlando contro il presidente). L'onorevole Di Pietro ha ritirato la candidatura di Soldini per il suo partito e si è detto solidale nei confronti dei tifosi e dei giocatori sambenedettesi