Strepitoso Manninger, i rossoneri sono in coda
Non va. Il Milan esce ancora una volta a bocca asciutta, con un misero punticino e senza gol, da novanta minuti di sudore, lampi di buon gioco, occasioni nette, e sofferenza. Merito del Siena che imbriglia i rossoneri con una prestazione intelligente, difendendo a denti stretti l'onore, sfiorando anche il colpo grosso a San Siro. Merito soprattutto di Manninger autore di tre parate strepitose. Se non fosse per la penalizzazione il Milan sarebbe secondo a pari punti con l'Inter, ma la realtā dice che il Siena guarda i rossoneri da cinque lunghezze pių su.
FIDUCIA A GILARDINO - Il Milan schierato č di fatto quello titolare, con Favalli alla sinistra della difesa, mentre in attacco č Gilardino, a caccia del suo primo gol in campionato, ad affiancare Inzaghi. Beretta rinuncia a Chiesa, propone il 4-4-1-1, con Thomas Locatelli libero di svariare alle spalle dell'austriaco Frick.
SIENA INDOMABILE - Il Siena č un avversario ostico. E Carlo Ancelotti lo sa bene. I toscani giocano secondo un copione ormai consolidato: difesa molto chiusa, pronta a rilanciare il contropiede, sfruttando velocitā e penetrazione. Proprio quello che manca ai rossoneri. Il Milan esibisce un gioco prevedibile: poca azione sulle fasce. Cafu regala le sue falcate offensive, ma a sinistra Favalli raramente raddoppia con Seedorf, limitando il raggio d'azione dell'olandese. Il Siena ha il pregio di chiudere ogni varco, complicando la vita a Inzaghi e Gilardino che spesso si ritrovano a partire da lontano permettendo ai toscani di riorganizzarsi e assediare il limite dell'area a protezione di Manninger. Il Milan diventa pericoloso quando Kakā e Seedorf giocano sullo stretto ad alta velocitā, costringendo il Siena a regalare spazi. Ma la grande occasione č sulle palle inattive, quando su calcio diangolo Gilardino colpisce di testa, centrando la traversa. La squadra di Beretta č abile invece a sfruttare gli scollamenti fra il centrocampo e la difesa rossonera che se la cava per l'imprecisione al tiro di Frick e Konko. Ma la parata di Manninger sul bolide di Pirlo dai 35 metri, consolida il dominio territoriale dei rossoneri, senza per questo sminuire l'ottima prestazione del Siena. Nella ripresa Jankulovski rileva l'infortunato Favalli, con permesso di pungere sulla fascia, dove il Milan č mancato nel primo tempo.
MANNINGER VOLA - I rossoneri giocano larghi, evitando cosė la pressione del Siena che in due minuti rischia di capitolare: prima su Kakā, poi sulla spettacolare girata dello sfortunato Gilardino dal limite, con palla che esce di poco a lato. I toscani sfruttano bene le ripartenze, sempre sulle ali di Locatelli, la cui fantasia non viene applicata dai compagni di reparto. Il Milan assedia il Siena; lo attacca a 360 gradi. I toscani resistono. Sui cross Gastaldello e Rinaudo sono insuperabili, ma quando Kakā decide di fare tutto da solo, per gli ospiti sono dolori. Manniger compie un nuovo miracolo su Inzaghi, Locatelli, a pezzi, impegna Dida, e proprio il fuoriclasse del Siena lascia a Bogdani. Ancelotti toglie Cafu e Seedorf per Ambrosini e Oliveira. Tridente per il Milan, con Kakā che va a giocare a sinistra.
L'ASSEDIO - L'area del Siena č come il Fort Apache dove tutti i giocatori di Beretta fanno buona guardia. Pirlo infila, ma c'č un dubbio fuorigioco. L'impetuoso pressing dei rossoneri scema e i bianconeri sfruttano praterie impensabili, fiaccando la difesa di casa e impegnando Dida. Oliveira si erge a uomo dell'ultima frontiera. Il brasiliano ci prova in tutti i modi, anche se č Ambrosini ad avere la grande occasione, ma contro un Manninger che sfrutta l'ultima goccia di adrenalina per dire ancora un volta di no.
Gaetano De Stefano
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