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  23/03/2006 - GENOA NUOVAMENTE PENALIZZATO?



La corte federale del CONI ha specificato che un giocatore squalificato prima del trasferimento deve scontare la squalifica nel club che lo ha acquistato.Cosi' la Corte federale sul caso Ghomsi-Genoa. La Corte si e' pronunciata sulla richiesta della Caf in relazione all'utilizzo, da parte del Genoa, dell'ex giocatore della Salernitana: e il club rossoblu' ora rischia di vedersi decurtati nuovamente tre punti in classifica.

Ha un diavolo per capello il presidente Enrico Preziosi e la voce della società si alza forte e chiara. Proprio per valutare il da farsi, a fronte di certi spifferi che generano fastidiose correnti - fuori tempo e stagione - il patron è in procinto di fare il punto con gli avvocati, che tutelano gli interessi del Grifone. "Prima di commentare certe notizie (relative al caso Ghomsi, ndr) voglio aspettare eventuali comunicazioni e leggere le motivazioni. Che una cosa del genere capiti a una settimana dalla partita con lo Spezia, che noi andremo ad affrontare con la massima serenità e con la consapevolezza di avere fatto più punti sul campo, dà adito a una serie di domande e a troppe perplessità. E' ora di finirla di dire che il campionato è falsato, lo potrà essere per noi che siamo i bersagli di questi comportamenti. E non mi piace il ruolo della vittima, ma c'è da chiedersi legittimamente il perchè e il per come di questa situazione. Non è possibile che dopo otto mesi si sia ancora in questo limbo e non si sappia ancora la nostra reale classifica. La giustizia prima o poi deve trionfare e di certo, quello che abbiamo subito e stiamo subendo, è qualcosa di profondamente ingiusto. Senza con questo voler entrare nella testa delle persone. Non è mia intenzione aizzare i tifosi, ma sono stufo delle circostanze drammatiche cui è assogettata la società e delle ingiustizie che stanno patendo i nostri sostenitori. Non voglio attaccare nessuno per partito preso, ma certi comportamenti all'indirizzo della tifoseria sono del tutto inaccettabili. Abbiamo una squadra combattiva che ha dimostrato a Pavia, specie nel secondo tempo, di avere un grande spirito di gruppo e questo deve ingenerare fiducia per il nostro cammino. Agli arbitri non chiediamo di darci niente di più di quello che meritiamo, ma di essere tutelati e non essere picchiati deliberatamente sì. Lo pretendiamo e certi errori di valutazione, come nel caso dell'espulsione di Rivaldo, che non ha nemmeno sfiorato il suo avversario, non devono ripetersi in futuro. Oggi non mi sento in forma, devo mantenere la calma ma questa situazione non può perdurare. C'è una mancanza di rispetto totale, vedendo quello che ci hanno combinato e ci stanno combinando. Sono stufo e avanti così ne vedremo delle belle, voglio coinvolgere tutti quelli che vogliono il bene del Genoa. Mi sono stancato di aspettare e di restare inerme, so come mettere fine a tutto questo".