Pari scoppiettante tra Messina ed Empoli
Dibattito vecchio, quello sulla mancanza di difensori di talento. Il 2-2 tra Messina ed Empoli lo ripropone: in tutte e 4 le marcature c'è lo zampino di retroguardie non impeccabili, anche se non tutte le colpe possono essere attribuite alle difese: Riganò, Saudati, Ogasawara e Buscè, autori di pregevoli segnature, avrebbero di che lamentarsi. Messina e Empoli possono comunque sorridere: i punti accumulati e le prestazioni confortanti espresse finora non erano un fuoco di paglia. Piace soprattutto l'Empoli, che paga due brutte partenze nei due tempi ma complessivamente gioca meglio con la qualità dei suoi uomini e un'azzeccata disposizione in campo. Passano i tecnici, ma il 4-2-3-1 toscano continua a dare soddisfazioni. Quanto al Messina, la zona calda resta ben lontana e il bravissimo Bruno Giordano ha creato una squadra che, se andrà avanti così potrà centrare la salvezza senza affani. E' questo alla faccia dei critici che volevano la squadra siciliana ulteriormente indebolita dopo la retrocessione sul campo dello scorso maggio.
PRIMO TEMPO - Entrambe le squadre hanno defezioni importanti a centrocampo. Giordano deve fare a meno di Coppola e Cordova, squalificati dopo le espulsioni di Siena, mentre Cagni è senza il suo uomo faro Sergio Almiron, il nipotino di Veron già appetito dai grandi club. E allora spazio al giapponesino Ogasawara, mentre Di Napoli ritrova una maglia da titolare a scapito di Floccari. Cagni ripropone Adani in mezzo alla difesa con Buscè che avanza da terzino a centrocampista di destra nel 4-2-3-1. Dopo un inizio piuttosto blando, la gara si sblocca al 9'. Prima sulla pregevole combinazione Masiello-Alvarez-Riganò Balli si supera sulla girata del centravanti, poi sull'azione successiva Di Napoli crossa per Riganò, la difesa dell'Empoli sbaglia tutto con Raggi che non sale per il fuorigioco e l'esperto goleador anticipa anche Balli segnando di testa l'1-0 che vale la quinta rete stagionale e il titolo di capocannoniere provvisorio. Buona la reazione dei toscani, che sviluppano trame interessanti fino ai 20-30 metri col buon lavoro di Moro e Vannucchi, ma poi non sono incisivi. Ci pensa un altro errore della difesa a ripristinare la parità. Moro trova Saudati in area, marcato come peggio non si potrebbe da Zanchi. L'ex atalantino è molto bravo nel controllo e freddo nel tocco che batte Storari. Gioca meglio l'Empoli, ma si va al riposo sull'1-1 nonostante un colpo di testa di Di Napoli a lato di poco.
SECONDO TEMPO - Si riparte senza l'infortunato Iuliano: Zoro va a destra e Rea affianca Zanchi in mezzo alla difesa siciliana con Lavecchia a sinistra. Il copione è lo stesso della prima frazione: è il Messina a uscire meglio dai blocchi. Gava concede una punizione a due in area per un retropassaggio di Pratali a Balli non sfruttata da Di Napoli, ma l'Empoli continua a concedere troppo e il gol di Ogasawara al 5', dopo una respinta di Adani e un'uscita discutibile di Balli premia i ragazzi di Giordano. Si rivede così un marcatore con gli occhi a mandorla in serie A dopo i fasti di Nakata. L'Empoli riprende in mano l'iniziativa, ma Storari è inoperoso fino all'azione Vannucchi-Matteini-Buscè, che batte il portiere siciliano con un gran diagonale di destro. Troppo contemplativa però la rabberciata difesa siciliana. Un minuto dopo Saudati scheggia il palo di testa su cross di Moro, poi la gara perde intensità. Del resto la classifica di entrambe le squadre resta buona e un altro punto in cascina, in attesa di un inverno (sotto forma di calo fisico e di risultati) che potrebbe essere lungo e freddo, fa sempre comodo.
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