Il talent scout campano parla di Inter, Roma, Napoli e del progetto Udinese:”Battocchio il nuovo Pizarro, i talenti tedeschi detteranno legge in tutta Europa”

Massimo Tanzillo

Massimo Tanzillo in compagnia di Marek Hamsik

TuttoCalciatori.net ha intervistato in esclusiva Massimo Tanzillo, capo-osservatore della Roan fm, società di scouting che gestisce la procura di tanti giovani italiani e non, nonchè ideatore e gestore dell’intero progetto Generazioneditalenti.com, una sorta di Wikipedia di tutti i più interessanti prospetti del calcio mondiale, blog ufficiale della Gazzetta dello Sport.

In Serie A comandando Juventus e Lazio. Potranno le due squadre confermarsi su standard così elevati per tutto il campionato?

“Credo che ogni squadra debba essere valutata singolarmente. Sia la Lazio che la Juventus però hanno l’organico per rimanere ai vertici della Serie A e soprattutto la squadra di Conte si gioverà del fatto di non essere impegnata nelle coppe”.

A ridosso del gradino più alto del podio ci sono Milan e Udinese. Dove possono arrivare, secondo lei, i rossoneri di Allegri?

Il Milan per me resta la principale candidata alla vittoria del tricolore e prima o poi a mio avviso la squadra di Allegri si riprenderà la vetta della classifica”.

L’Udinese sta confermando la vincente e redditizia strategia societaria basata sulla scoperta e valorizzazione di giovani talenti. C’è qualche ragazzo terribile meno conosciuto della squadra di Guidolin pronto ad esplodere?

“Come tutti ormai ben saprete la “creatura dei Pozzo” è in cima alla lista delle squadre che più di tutte ci danno materiale su cui lavorare ogni anno. Ho più volte detto che l’Udinese è da qualche anno che “insegna” come fare scouting ad altissimi livelli e i risultati in campo e finanziari confermano di anno in anno questa mia tesi. Elencare i giovani talenti che ogni anno la fitta rete di osservatori scova in ogni parte del globo sarebbe un’impresa impossibile da effettuare in poche righe ma colgo l’occasione per farvi due nomi. Il primo senza ombra di dubbio è quello dell’oriundo (italo-argentino, ndr) Cristian Battocchio salito alle cronache per le recenti ottime prestazioni con l’under 20 di Di Biagio.

Noi di Generazioneditalenti.com ne avevamo parlato tempo fà anticipando l’esordio in Serie A della scorsa stagione. E’ un regista classe 1992 dalla tecnica sopraffina che posso paragonare, pur non amando gli accostamenti illustri, come tipo di giocatore all’altro ex Udinese Pizarro. Il secondo nome è quello del colombiano Muriel, attaccante classe ’91 girato in prestito al Lecce. Per me ha tutte le carte in regola per diventare un giocatore importante da big europea. Infine sono molto curioso di vedere all’opera “El Tucumano” Pereyra che ancora non ha trovato il giusto spazio quest’anno”.


La Roma con Luis Enrique punta sui giovani affermati ma fatica a trovare continuità. Il progetto a lungo termine dei giallorossi potrà essere davvero vincente?

“Se il progetto di Luis Enrique sarà vincente sarà solo il tempo a dircelo. Di vincente a mio avviso è la politica di attesa e fiducia attuata dalla squadra capitolina quest’anno. Vorrei solo vedere la stessa pazienza anche con allenatori giovani italiani perchè io credo che qualsiasi altro allenatore di casa nostra sarebbe stato già silurato dalla panchina dei giallorossi”.

L’Inter da un anno e mezzo a questa parte non sembra la squadra capace di battere tutti del 2010. Quali sono i principali cambiamenti da apportare alla rosa neroazzurra in vista del mercato di gennaio?

“In casa Inter si è persa una grande occasione. Il ciclo Mourinho si è chiuso da tempo ma si poteva cavalcare di più l’onda vincente puntando su un gruppo e un’organizzazione lasciata praticamente intatta dall’allenatore portoghese alla sua partenza. Bastava sostituire ruolo per ruolo i partenti e “svecchiare” mano a mano la rosa con i migliori talenti in erba in circolazione che di sicuro non avrebbero rifiutato il trasferimento a Milano. Scelte tecniche sbagliate in panchina hanno, invece, fatto si che la situazione degenerasse fino allo stato attuale. Un mio consiglio a Moratti? Che compri Villas Boas e che dia all’allenatore portoghese la fiducia e il tempo che stanno dando a Roma a Luis Enrique. L’Inter, infine, non ha bisogno di innesti importanti in qualche ruolo in particolare, ma di giocatori importanti, i cosiddetti top player: quelli non si sbaglia mai a prenderli in qualsiasi ruolo essi giochino”.

Alvarez , Coutinho e Castaignos hanno le potenzialità per fare bene nel nostro campionato?

“Alvarez, Coutinho e Castaignos sono tre talenti indiscutibili. Il problema è che approdare al primo anno in Italia in una piazza come Milano piena di pressioni e aspettative non è il massimo per giovani che ancora non conoscono nè il nostro calcio nè il nostro stile di vita. Andrebbero prima “abituati” al nostro mondo in società medio-piccole con minore pressione. In quest’ottica all’estero con le cosiddette “squadre b” sono avvantaggiati”.


Il Napoli è reduce dall’impresa di Champions contro il Manchester City. I partenopei ne trarranno vantaggi – sapendo che nessuna squadra è imbattibile – o svantaggi – avendo bruciato così tante tossine nervose -?

“Ogni vittoria a livello europeo porta indiscutibilmente vantaggi ad un club. La consapevolezza di essere una squadra forte che può battere club importanti non è un aspetto da sottovalutare che può portare i suoi benefici anche in Campionato. L’altro lato della medaglia è che il Napoli, checchè se ne dica, non ha una panchina adeguata per un turn over che sarebbe necessario dopo aver speso energie fisiche e mentali in Coppa”.

Gli uomini mercato di De Laurentiis sono al lavoro per rinforzare ulteriormente la rosa, scandagliando il mercato dei giovani. Può aiutarci a conoscere meglio Marco Reus, Herrman e Vecino?

“Intorno al calciomercato del Napoli si fanno sempre molti nomi e troppi di essi spesso non si avvicinano alle reali mire della società. Personalmente, ad esempio, sono a conoscenza di almeno un paio di nomi di talentini che il Napoli sta seguendo ma che non sono mai neppure stati nominati dalla stampa italiana. So che la Germania ha delle generazioni di giovani destinate a dettare legge in tutta Europa. Tra questi ci sono sicuramente Marco Reus e Patrick Herrmann. Il primo è un giocatore dalle doti tecniche sopraffine che gli permettono di poter giocare sia dietro le punte (posizione in cui lo preferisco) che largo nel centrocampo del Borussia. Hermann, che gioca nella stessa squadra di Reus, è un esterno puro e che per questo motivo la sua adattabilità al modulo di Mazzarri andrebbe valutata attentamente. Vecino per quanto mi risulta è solo uno di una lunga lista di centrocampisti centrali che il Napoli per carenza di organico sta cercando per Gennaio”.

Oltre al già citato Reus, gli under più in auge in questo momento sono Neymar, Gotze e Hazard. Quali sono i calciatori di cui sentiremo parlare tra qualche anno?

“Potrei farvi dei nomi a raffica ma cito solo i migliori: Kevin De Bruyne del Genk, Emre Can, i fratelli Thiago e Rafael Alcantara del Barcellona, Niang, Zouma e Paul Pogba. Per scoprirli meglio potete visitare il sito Generazioneditalenti.com“.

Lei ricopre il ruolo di capo-osservatore presso la Roan fm, società di scouting che gestisce tanti calciatori tra italiani e stranieri. Quali tra i vostri “piccoli” atleti si sente di raccomandare ai lettori di TuttoCalciatori.net?

“Mi permetta di spendere due parole per il ruolo che ricopro. Insieme alla Roan FM , come per molti altri aspetti, abbiamo deciso di portare qualcosa di nuovo in Italia. Associare una vera struttura di scouting ad una società di procura sportiva e non ad un club, infatti, non è una cosa molto usuale da trovare in Italia e anzi molte altre agenzie già iniziano a intraprendere la nostra pionieristica strada. Così dopo gli ottimi risultati ottenuti in Campania quest’anno mi ritrovo a gestire una rete di talent scout sparsa in tutta Italia ed Europa. I veri frutti di quest’attività si vedranno tra qualche anno ma posso citarvi senza ombra di dubbio un paio di nomi tra i più grandi dei “piccoli atleti” che già fanno parte della nostra famiglia. A Genova l’italo-francese Johad Ferretti (’94) passa più tempo con la prima squadra dei grifoni che con la Primavera e Gianmaria Conci (’93 in prestito dal Sud Tirol) è tra i protagonisti dell’ottimo inizio di stagione della Sarnese in serie D”.

Gianluca Pepe

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