Il noto telecronista di Mediaset Premium, Federico Mastria, ha concesso un’intervista in esclusiva a Tuttocalciatori.net spaziando tra molti temi ed analizzando la situazione dei maggiori club di serie A.

Federico Mastria

La Juventus continua a convincere, crede che la squadra di Conte continuerà ad offrire prestazioni così avvincenti fino alla fine? Quanto hanno influito sull’ottimo rendimento dei bianco-neri la grinta dell’allenatore e lo stadio nuovo?

Continuera’ a vincere e convincere se i giocatori chiave resteranno sani, parlo di Pirlo e Vucinic su tutti. A Roma l’esame sara’ decisivo. Lo stadio nuovo e il calore dei tifosi a ridosso del campo hanno avuto il loro peso come anche non avere le coppe da giocare.

Il Milan è tornato ad alti livelli, dopo un inizio timido, i rosso-neri potranno bissare il successo in campionato dello scorso anno? Quanto sono concrete le possibilità del Milan di vincere la Champions? Cosa porterà in più alla squadra il ritorno di Silvio Berlusconi alla presidenza?

Il MIlan e’ la grande favorita per lo scudetto, Allegri ha una carica straordinaria e la squadra ha progressivamente iniziato a stimarlo sempre di piu’, oggi crede nel suo condottiero e gioca tranquilla e consapevole della sua forza, per questo la rimonta non e’ stata e non sara’ un problema. In Europa ci sono squadre piu’ forti ma con un buon tabellone di Champions tutto e’ possibile, il sorteggio dovra’ dare una mano ai rosoneri ma se sara’ cosi alla fine bisognera’ fare i conti anche col Milan di Berlusconi. La presenza del Presidente e’ carismatica e i giocatori prenderanno energia positiva.

La Roma di Luis Enrique ha dimostrato di essere in crisi contro la Fiorentina, in molti osservatori è concreto il sospetto che i calciatori stiano in qualche modo remando contro il tecnico, quanto c’è di vero a tuo avviso?

In Italia si vince con la tattica, con l’attenta lettura di ogni partita, certamente con l’organizzazione ma non con la presupponenza e la presunzione di portare un calcio che mal si sposa con la cultura calcistica italiana. Se mandassimo un allenatore vecchio stampo ad insegnare in Brasile il calcio all’italiana secondo voi riusciremmo poi a vedere un club come Santos o Flamengo giocare col catenaccio? Io credo di no e allora a mio avviso pretendere di insegnare agli italiani, maestri di questo gioco, un calcio diverso figlio di un trend tutto spagnolo mi sembra un azzardo destinato ad essere pagato. Luis Enrique ha sbagliato troppo e la Roma dovrebbe convergere su Ancelotti finche l’ex Chelsea e’ sul mercato.

L’Inter si trova in una situazione del tutto inaspettata ad inizio stagione, essendo attualmente ai margini della zona salvezza, a cosa è dovuta l’annata fino ad ora disastrosa dei nero-azzurri? A gennaio Moratti interverrà sul mercato? Chi farebbe al caso dell’Inter?

L’Inter ha finito un ciclo e questa restera’ una stagione di transizione. A gennaio bisognerebbe intervenire pensando gia’ alla rifondazione e il reparto piu’ disastrato e’ il centrocampo dove servono forze fresche e di spessore.


Il Sorteggio per Euro 2012 ha inserito l’Italia nel girone dei campioni in carica della Spagna, della Croazia e dell’Irlanda del Trap, qual è il livello di difficoltà che attribuisci al cammino degli azzurri?

Con la Spagna sara’ una bella sfida a salve per non sparare subito le cartucce e mostrare tutte le armi, visto che Croazia e Irlanda non possono far paura agli azzurri, i ragazzi di Prandelli saluteranno la Spagna dandole appuntamento in finale. Ottimista? Quanto basta.

Ricordi la tua prima radio/tele cronaca? A chi ti sei ispirato nello svolgere il tuo mestiere?

La prima di calcio non la ricordo, ho iniziato commentando la finale del campionato di football americano su Italia 1 e poi sono passato al calcio. Il mio ispiratore e’ sempre stato Rino Tommasi, competente in tutti gli sport, tecnico, pacato e sempre pronto ad offrire il suo parere e il suo punto di vista tecnico agli spettatori. Non amo chi non si espone e offre allo spettatore solo urla ed enfasi. Ritmo sì ma bisogna anche raccontare a chi ci segue qualcosa che magari non e’ in grado di capire da solo.

Il calcio italiano attualmente attira un numero minore di “stelle” rispetto a campionati come quello inglese o quello spagnolo, ritieni che le cause siano da ricercare ad un’arretratezza sul piano fiscale-gestionale o semplicemente il calcio italiano ha perso il suo fascino?

Il calcio italiano ha pochi buoni dirigenti. Si cercano i giocatori che vanno di moda e si fa poco scouting, chi lo fa bene sale al vertice come l’Udinese.

Il calcio giovanile riveste in Italia un ruolo non ancora di prima fascia, salvo rare eccezioni, cosa bisognerebbe fare per invogliare i grandi club ad investire maggiormente sui giovani talenti? Chi sono secondo te i giovani di maggiore prospettiva attualmente in italia?

I giovani in Italia hanno poco spazio e arrivano tardi al successo per l’esterofilia e la mancanza di coraggio dei nostri club.Gli eletti, i divini, i pochi fuoriclasse vengono lanciati, tanti ottimi giocatori invece si perdono nelle serie minori. Personalmente sono convinto che Perin sara’ il nuovo Buffon.

 

Nicola Mirone

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