Nella consueta conferenza stampa della vigilia, il tecnico dell’Avellino, Giovanni Bucaro, presenta la sfida contro il Foggia di Paolo Stringara. “Al 99% giocheranno gli stessi di Terni”

Giovanni Bucaro

Il tecnico dell'A.s. Avellino - GIOVANNI BUCARO

Al termine della rifinitura mattutina, consueta conferenza stampa della vigilia per il tecnico dell’Avellino, Giovanni Bucaro, che incontra i giornalisti per presentare l’importante match di domenica 18 marzo (fischio d’inizio per le ore 14:30) contro il Foggia degli ex Paolo Stringara (tecnico) e Dario Venitucci.

LA VITTORIA CONTRO IL FOGGIA PER CHIUDERE (QUASI) IL DISCORSO SALVEZZA – Sfumati i playoff resta da chiudere in casa Avellino il discorso salvezza: “Sicuramente vincendo domani sarebbe quasi chiuso il discorso salvezza, – afferma Bucaro che prosegue – però non dobbiamo pensare troppo al futuro. Dobbiamo vivere questo presente che domani si chiama Foggia.  Una partita molto importante per noi. Mi aspetto una grande prestazione perché so che i miei calciatori la faranno, non so quale sarà il risultato però sicuramente la prestazione ci sarà, ne sono sicuro.

E’ una sfida sentita per due tra le più importanti piazze di questo girone che hanno un passato glorioso e quindi ci sono tutti i contenuti per vedere una bella partita. Loro vengono  da due vittorie di fila. È tra le squadre che hanno vinto di più fuori casa, infatti contano ben 6 vittorie lontano dallo Zaccheria, mentre ha avuto qualche difficoltà in casa. Dobbiamo stare attenti perché è una squadra che si chiude bene ed è veloce. La partita come sempre dipendà da noi e siamo convinti di poter portare a casa un buon risultato che ci potrà proiettare in una situazione di classifica un po’ più tranquilla”.

PARTITA RICCA DI INSIDIE CONTRO UN FOGGIA CHE IN TRASFERTA VIAGGIA A FORZA <<6>> – Il Foggia, che ha un punto in più dei lupi, arriverà al “Partenio-Lombardi” molto carico, anche a seguito di una serie di risultati positivi che hanno galvanizzato e caricato l’ambiente, tanto che l’ex Venitucci in settimana si è detto convinto di poter conquistare i 3 punti nella tana dei lupi: “Sicuramente hanno un punto in più, hanno vinto le ultime due partite quindi come entusiasmo possono essere un tantino più avanti di noi. Poi prima delle partite si dicono tante cose.

Giustamente sia la società, sia i calciatori non diranno mai <<andiamo ad Avellino per pareggiare o per perdere>>. Si cerca sempre di fare il massimo, anche se è sempre il campo che emette l’ultimo verdetto. La mia squadra sa che deve fare meno chiacchiere e più risultati e prestazioni degne della maglia”. Non si fida dei dauni il trainer siciliano e avverte i suoi: “Sicuramente è una partita insidiosa. La loro è una squadra molto giovane, forse più giovane della nostra.

Hanno molti stranieri, quindi è una squadra che ha avuto molte difficoltà in casa penso più per l’ambiente perché a Foggia, come ad Avellino, vivono per tornare nelle categorie che gli competono, quindi diventa ancora più difficile in casa. Fuori casa loro vanno  più spensierati e, secondo me, tante vittorie in trasferta sono dovute anche a questo. Però noi non dobbiamo cadere nel tranello di voler strafare a tutti i costi perché rischiamo di esporci soprattutto al loro contropiede che è la loro arma migliore perché non hanno prime punte, hanno più seconde punte che giocano li davanti, veloci e che non danno riferimento e può diventare un’insidia se gli dai campo”.


AL 99% CONFERMATO L’UNDICI DI TERNI – Parlando di formazione anti-Foggia, Bucaro fa un passo indietro rispetto alla dichiarazioni post-Ternana: “Al 99% gioca la formazione di domenica perché sono convinto che chi ha giocato contro la Ternana, domani, a livello di prestazione darà più del 100%. Poi il risultato potrebbe diventare una conseguenza”. Un riscatto dopo la pessima prestazione di Terni al quale è chiamato soprattutto il reparto avanzato che, in questo girone di ritorno, soffre di un vero è proprio <<mal di goal>>: “Ne siamo consapevoli, abbiamo finito l’andata ed eravamo il terzo migliore attacco. Poi abbiamo avuto un calo a livello di goal (lo dicono anche i numeri) in questa prima parte del ritorno.

I motivi possono essere molteplici. Forse il problema è dovuto a qualcuno che è calato fisicamente e dovrebbe un po’ riposare ma per necessità è costretto a giocare sempre. Non è facile andare ad individuare il perché, però sicuramente è un dato di fatto. Numericamente (a livello di goal) ci manca qualcosa, soprattutto se si fa un confronto con l’andata dove ne abbiamo fatti tanti. Le qualità dei giocatori che abbiamo in avanti seppur con qualche giovane sono buone  e quindi dobbiamo riprendere quel trend perché alla fine, se riusciamo almeno a capitalizzare quello che ci può venire durante la partita, può essere importante perché sono convinto che prima o poi si tornerà a fare tanti goal”.

IL FUTURO ADESSO NON CONTA, A BUCARO INTERESSA  IL PRESENTE CHE SI CHIAMA <<AVELLINO>> – Il campionato ancora non volge al termine che già si accosta il nome di Bucaro a diverse panchine anche di categoria superiore. Il trainer siciliano però al momento ha in testa solo l’Avellino: “Non posso parlare di futuro. Non vivo né di ricordi né di futuro. Io parlo del presente. – ci tiene subito a chiarire Bucaro che poi prosegue –  Quando sarà finito il campionato, se la società ne avrà voglia, parleremo, ci siederemo per vedere il futuro. Da parte mia posso assicurare che l’unica squadra che fino a questo momento mi ha cercato è l’Avellino, altri no.

Lo dico perché so quello che può succedere ad un allenatore. Basta che fa una partita buona o una partita sbagliata e gli cambia la vita. Non è come il calciatore. Quindi per me la cosa più importante è domani con il Foggia, poi si vedrà quello che potrà nascere”. Non vuole proprio sentir parlare di ipotesi sul suo futuro il tecnico dei lupi: “In questa categoria in 10 giorni tu fai la squadra. Se hai già le idee chiare, penso che la società le abbia, non è difficile riuscire a fare qualcosa di buono, poi si tratta di programmazioni, progetti, ma in Italia sono chiacchiere che si possono fare. Per me ora non esiste. È importante quello che faccio oggi; poi a fine campionato e non prima si vedrà”.

Pietro Esposito