Al termine del match, in sala stampa, i due tecnici (Bucaro e Stringara) e i calciatori D’Angelo (Avellino) e De Leidi (Foggia) hanno commentato il roboante 4-0 con cui l’Avellino ha asfaltato il Foggia.

Avellino-Foggia 4-0: Le voci dagli spogliatoi

Avellino-Foggia 4-0: Le voci dagli spogliatoi

Al termine dell’incontro AvellinoFoggia, che ha visto la roboante e schiacciante vittoria dei lupi per 4-o sulla formazione rossonera, si sono presentati in sala stampa i due tecnici, Giovanni Bucaro e Paolo Stringara, il difensore pugliese Alessandro De Leidi e il centrocampista biancoverde Angelo D’Angelo.

BUCARO ESALTA LA PROVA DELL’AVELLINO – Un soddisfatto Giovanni Bucaro al termine del match contro il Foggia commenta la bella prestazione dei lupi contro i dauni: “L’Avellino ha fatto bene. – esordisce così il tecnico- Gli è riuscita la partita perfetta soprattutto a livello motivazionale. Sicuramente la mia squadra aveva più voglia di vincere questa partita e in questa categoria quando riesci a giocare con questa intensità vinci con qualsiasi avversario”. Poi il trainer siciliano passa ad analizzare gli episodi decisivi del match: “Abbiamo sbloccato subito la partita con un’azione di rimessa che avevamo studiato nel corso della settimana conoscendo un po’ le caratteristiche del Foggia.

Dopo il goal del vantaggio penso che la squadra abbia fatto bene, cercando di trovare subito il raddoppio, ha giocato un buon calcio. Oggi (ieri ndr) c’è riuscito un po’ tutto. Ti capitano una volta all’anno queste partite quasi perfette. Possiamo tranquillamente affermare che l’Avellino si è po’ travestito da Foggia cercando sempre di fare la partita anche quando era in vantaggio.  Siamo calati solo nel primo quarto d’ora della ripresa lasciando a loro il pallino del gioco. Questo ci sta visto che il Foggia è una squadra giovane con delle qualità. Poi dopo ci siamo sbloccati e una volta raggiunto il terzo goal, che ha chiuso la partita, il finale lo abbiamo gestito nel migliore dei modi”.

BUCARO, LA SALVEZZA A REGGIO CON UN PENSIERO AL BENEVENTO – L’Avellino ha dimostrato di essere un grande gruppo: “L’avevo predetto alla vigilia che la squadra avrebbe fornito una grande prestazione al di là del risultato finale. Per questo motivo ho deciso di riconfermare gli 11 che avevano giocato contro la Ternana. Penso che anche col Foggia i ragazzi hanno dimostrato di avere un grande attaccamento nei confronti di tutti: tifoseria, società e allenatore”. C’è del rammarico per la classifica attuale alla luce anche della bella prestazione odierna: “Dico sempre che una squadra si merita quello che fa. Fino a questo momento ci meritiamo questi 38 punti che a 7 giornate dalla fine, per come eravamo partiti, dimostrano che abbiamo (fin qui) disputato un campionato strepitoso. Adesso abbiamo la possibilità di chiudere il discorso salvezza a Reggio Emilia e poi quello che può nascere si vedrà, tutto può succedere. Se chiudiamo contro la Reggiana, poi nel derby sarà dura per il Benevento, anche immaginando ciò che avverrà soprattutto per la rivalità che c’è tra le due tifoserie”.


STRINGARA AMMETTE LA SCONFITTA, POLEMIZZA SUL RIGORE E CHIEDE SCUSA AI PROPRI TIFOSI –  E’ un amareggiato Paolo Stringara quello che commenta la debacle del Partenio-Lombardi: “E’ stata una vera debacle, – è l’esordio amaro del tecnico dauno – mi sarei risparmiato il rigore inesistente e l’espulsione perché credo che sul 3-0 sia stata una punizione eccessiva.  Al di la di tutto siamo andati male, abbiamo regalato il primo goal. L’Avellino è stato superiore in tutte le zone del campo.  Il problema maggiore per noi  è che giocare tre partite in una settimana è dura soprattutto quando non hai tanti ricambi perché hai diversi infortunati”. Stringara cerca anche di giustificare l’eccesivo nervosismo finale dei suoi e chiede scusa ai tifosi del Foggia: “Quando perdi 4-0 avere un po’ di nervosismo ci può stare. È andata così chiediamo scusa ai tifosi che sono venuti a vedere la partita”. Il tecnico ha pensiero anche per gli avversari:  “L’Avellino quando gioca in casa è molto determinato. La partita di mercoledì in coppa l’abbiamo sentita nelle gambe e nella testa”. Infine fissa l’obiettivo in campionato, ma non vuol sentir parlare di playoff: “L’obiettivo in queste ultime 7 gare di campionato e di fare più punti possibili senza regalare niente a nessuno. Dopo 27 partite la classifica è lo specchio fedele delle squadre. Non so i risultati delle altre, mi interessa solo del Foggia.”

DE LEIDI, RENDE ONORE ALL’AVELLINO E PROVA A CAPIRE I PERCHE’ DEL TONFO – Oltre a al tecnico Stringara per il Foggia ad analizzare la brutta sconfitta odierna c’è anche Alessandro De Leidi: “Mai presi tanti goal ed è un peccato perché la difesa era un nostro punto di forza. – esordisce cosi il difensore rossonero –  Ora pensiamo alla prossima partita e guardiamo avanti. L’Avellino è più fresca di noi, più lucida, più decisa. Noi abbiamo pagato le troppe partite ravvicinate e il poco turn over a disposizione”. Tonfo inatteso in casa foggiana: ”Dal punto di vista tattico avevamo preparato la partita in un certo modo. Poi il campo è diverso dall’allenamento. Ci hanno creato molta difficoltà sugli esterni.  Nell’1 contro 1 arrivava sempre prima di noi sui palloni, questo dovuto forse alla freschezza. Hanno avuto più grinta. Il risultato è giusto ma abbastanza largo, il 4o goal (il rigore ndr) non c’era”.

D’ANGELO, IL RISCATTO POST-TERNI E IL GRUPPO COMPATTO AL FIANCO DEL MISTER – In sala stampa anche uno degli eroi di giornata in casa Avellino, l’autore del goal che ha sbloccato il match: “Ci tenevamo a dare una risposta positiva dopo la debacle di Terni, – confessa Angelo D’Angelo tra i migliori in campo nella vittoria contro il Foggia –  nella quale abbiamo risentito  delle due partite ravvicinate, con il primo caldo che c’ha un po’ tagliato le gambe”. Il centrocampista biancoverde nonostante le polemiche post-Ternana ci tiene a precisare: “C’è un gruppo compatto. Il mister ci insegna, ci dà una mano, ci tira le orecchie e quando c’è, ci fa il sorrisino. Penso che oggi la forza di volontà ha fatto la differenza. L’Avellino era prima su tutti i palloni, aveva voglia di vincere e quando in queste categorie non c’è tanto talento, la forza di volontà prende il sopravvento”.

MONZA EPISODIO SFORTUNATO DI UNA STAGIONE MOLTO POSITIVA, PRIMA REGGIO E POI IL DERBY – Un Avellino che non smette di cambiare volto in ogni gara, alternando belle prestazioni (Foggia e Pro) ad altre che definire orribili sarebbe un complimento (come quella contro il Monza): “Siamo stati comunque sfortunati. Contro il Monza mi sono mangiato un goal. Magari li pareggi e ribalti la situazione. Tutto sommato questa annata fino ad ora è molto positiva“. Dopo la vittoria contro i dauni, il centrocampista dei lupi non vuol sentir parlare già di derby: “Ora viene la Reggiana, poi penseremo al derby. Noi guardiamo partita dopo partita. È importante perché con un risultato positivo porteremo più gente allo stadio per la sfida contro il Benevento ed è importantissimo per noi il supporto del nostro pubblico. Quando ci invocano per andare sotto la curva è una bella emozione. Il nostro obiettivo è la salvezza  e credo che avere 12 punti a 7 giornate dal termine sia sintomo di un campionato molto positivo”.

Pietro Esposito