La squadra di terza divisione elimina il Rennes a tempo scaduto e si qualifica per la finale. Ad attenderla c’è il Lione, per continuare a sognare.

L'esultanza dei giocatori del Quevilly (foto da Eurosport)

In principio fu il Calais. Correva l’anno 2000, quando la squadra della città che si affaccia sulla Manica, dirimpettaia delle bianche scogliere di Dover, stupì l’Europa calcistica arrivando a disputare la finale della Coppa di Francia contro il Nantes, squadra di prima divisione, dopo aver superato ben cinque turni eliminatori e altri cinque nel tabellone principale.

Gli scalpi raccolti dal Calais furono prestigiosi: Lille e Cannes di seconda divisione, ma, soprattutto, lo Strasburgo e il Bordeaux, squadre di Ligue 1 (l’equivalente della nostra Serie A) nei quarti di finale e in semifinale.
La finale, che si disputò allo Stade de France di Parigi il 7 maggio 2000, andò male ai ragazzi allenati da Ladislas Lozano, che erano anche passati in vantaggio con un gol di Dutitre, per niente intimoriti dagli 80.000 spettatori presenti sugli spalti. Il Nantes vinse quella partita per 2-1 in rimonta, ma l’impresa del Calais rimane fino ai giorni nostri.


Oggi c’è un’altra squadra amatoriale che è arrivata a un passo da portare a casa il prestigioso trofeo: si tratta del Quevilly, che milita nella terza divisione, chiamata National. In campionato, i giocatori con la divisa giallonera occupano la tredicesima posizione in classifica, a sette punti dalla zona retrocessione, ma in Coppa stanno compiendo una vera e propria marcia trionfale.
La squadra, non nuova a risultati di questo tipo essendo stata già semifinalista nel 2010 e, addirittura, finalista nel lontano 1927 (sconfitta, allora, dal Marsiglia), ha eliminato, dopo i turni preliminari, il Tour d’Auvergne ai calci di rigore nei trentaduesimi di finale, l’Angers nei sedicesimi e l’Orleans negli ottavi, dopo i tempi supplementari. Ai quarti di finale, il colpaccio: il Quevilly supera l’Olympique Marsiglia allenato dall’ex juventino Didier Deschamps, arrivato nei quarti di Champions League, con il punteggio di 3-2.

Il resto è storia recente: ieri sera, 11 Aprile 2012, i ragazzi allenati da Régis Brouard hanno fatto esultare la piccola città di Le Petit-Quevilly nel dipartimento della Senna Marittima, in Alta Normandia, quando, al 93’ Laup ha concluso la rimonta contro il Rennes, che era passato in vantaggio nei primi minuti di gioco, dopo che Herouat aveva momentaneamente pareggiato le sorti del match che sembrava, quindi, avviato verso i tempi supplementari. E così sarà finale per il Quevilly. A Parigi, il 28 Aprile, ad attendere i giallo neri ci sarà il Lione che ha superato, nella sua semifinale, l’Ajaccio per 4-0. L’avversario è proibitivo, ma, come abbiamo visto chiaramente, il Quevilly non parte sconfitto davanti a nessun avversario. Chissà che non riesca a fare meglio del Calais. Staremo a vedere.

Emanuele Giulianelli