Nel Porto sta sbocciando un nuovo talento. Vediamo chi è questo diciassettenne che ricorda tanto il primo Cristiano Ronaldo.

Ruben Neves festeggia il gol al Maritimo  (foto www.zerozero.pt)

Ruben Neves festeggia il gol al Maritimo (foto www.zerozero.pt)

Il nuovo Porto di Julen Lopetegui ha iniziato la stagione con la chiara intenzione di tornare a regnare in patria e ad esser competitivo in Europa. Per farlo, l’ex ct dell’Under-21 spagnola ha operato una autentica rivoluzione: sono arrivati ad Oporto il portoghese Ricardo Nunes, i brasiliani Casemiro, Otávio ed Evandro, l’olandese Martins Indi, l’algerino Brahimi, il ganese Opare, il camerunese Aboubacar, ma soprattutto una colonia di spagnoli formata da Óliver Torres, Cristian Tello, José Ángel, Andrés Fernández, Marcano, Adrián López e Campaña.

Una iniezione di spirito della “Roja” che sta sollevando molte discussioni in Portogallo, discussioni che non si sono trasformate in critiche solo perché i risultati (5 vittorie su 5 gare tra campionato e Champions League) stanno accompagnando i “Dragões”.
Di fatto, ad oggi nella rosa dei bianco blu solo 4 uomini su 28 sono portoghesi. Oltre al già citato Ricardo Nunes, ci sono infatti anche l’ex meteora interista Ricardo Quaresma, la ventenne ala Ricardo Pereira e la nuova stellina del calcio lusitano: Rúben Neves!

Ruben Neves in azione durante una amichevole estiva  (foto www.footballtalentscout.net)

Ruben Neves in azione durante una amichevole estiva (foto www.footballtalentscout.net)



Rúben Diogo da Silva Neves è nato a Mozelos, un paesino del nord del Portogallo, il 13 Marzo del 1997. Entrato nelle giovanili del Porto nel 2005, è stato protagonista di tutte le squadre giovanili del club e della nazionale. Il suo nome, però, ha iniziato a fare il giro del mondo solo questa estate, quando il nuovo allenatore lo ha lanciato titolare fin dalla prima gara ufficiale della stagione.

E Rúben non ha deluso: era lo scorso Venerdì 15 Agosto e al “Estádio do Dragão” nella prima di campionato contro il Maritimo al debuttante centrocampista sono bastati nient’altro che dieci minuti per segnare l’1-0 e diventare – con 17 anni, 5 mesi e 2 giorni – nel più giovane calciatore ad andare in rete in “Primeira Liga” portoghese (record che apparteneva ad un oggi dirigente dello stesso Porto, Fernando Gomes, fermo a 17 anni, 9 mesi e 16 giorni).

Una prova brillante al di là della rete, tanto da convincere il tecnico a confermarlo titolare cinque giorni dopo per la gara d’andata dei Play-off di Champions League allo “Stade Pierre-Mauroy” di Lille (gara finita 1-0 per il Porto, col gol decisivo di Héctor Herrera nato proprio da un suo cambio di gioco da sinistra a destra), permettendogli di battere un altro record, quello di più giovane portoghese a debuttare nella massima competizione continentale per club. Un record (17 anni, 5 mesi e 7 giorni) strappato nientemeno che a sua maestà il due volte Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo, che debuttò in uno Sporting Lisbona-Inter del 14 Agosto 2002 a 17 anni, 6 mesi e 9 giorni.

Ruben Neves con la nazionale Under-17 portoghese  (foto www.zimbio.com)

Ruben Neves con la nazionale Under-17 portoghese (foto www.zimbio.com)

Il parallelismo con la stella del Real Madrid si estende ad un fisico poderoso (è alto 1 metro e 80 e possiede un “tronco” robusto e muscoloso), a qualità tecniche eccelse, ad un tiro in porta secco e potente, ma soprattutto ad una sicurezza nei propri mezzi poco comune in un ragazzino non ancora maggiorenne. I parallelismi finiscono qui, perché Rúben Neves è un centrocampista, perfetto per una linea a 3, dove può muoversi con la libertà necessaria a posizionarsi per ricevere la palla, gestirla e far partire l’azione.

La sua precisione nei passaggi e nei cambi di gioco, la sua serenità per controllare i tempi di gioco e la sopracitata capacità di leggere la partita sono solo alcune delle qualità che hanno convinto Lopetegui ad accelerarne il processo di crescita.  Rúben è stato, infatti, titolare anche nelle due successive gare ufficiali (il 23 Agosto in campionato contro il Paços Ferreira ed il 26 in Champions contro il Lille, mandandolo in panchina (per poi comunque farlo entrare nell’ultima mezz’ora) solo il 31 Agosto contro il Moreirense.
36 sulle spalle in prima squadra, il suo numero di maglia preferito è il 6 e gli osservatori più attenti lo avran già notato la scorsa Primavera all’Europeo Under-17 giocato a Malta, dove il Portogallo di cui era capitano si fermò in Semifinale contro l’Inghilterra, futura vincitrice della competizione. Se va avanti così, Paulo Bento non tardarà molto a chiamarlo con la nazionale maggiore.

In questo video, alcune immagini della nuova stellina del Porto in azione:

 
Mario Cipriano