Il Frankfurt raccoglie l’eredità del Wolfsburg e vince la sua quarta Champions: decide Islacker nel finale.

Il Frankfurt festeggia il titolo appena vinto  (fonte foto www.fifa.com)

Il Frankfurt festeggia il titolo appena vinto (fonte foto www.fifa.com)

L’1.FFC Frankfurt ha vinto nel pomeriggio dello scorso Giovedì l’edizione 2014-15 della UEFA Women’s Champions League. Prosegue, dunque, il dominio tedesco nel calcio continentale femminile. Se UEFA Women’s Champions League Final 2014, ‘sta volta è toccato al Paris Saint Germain raccogliere la medaglia al secondo posto. Dal Wolfsburg al Frankfurt, per confermare una tradizione che in 14 edizioni ha visto alzar la coppa al cielo le tedesche per 9 volte.

Le autrici dei gol, Mandy Islacker e Célia Šašic  (fonte foto www.uefa.com)

Le autrici dei gol, Mandy Islacker e Célia Šašic (fonte foto www.uefa.com)

La gara si è disputata al “Friedrich-Ludwig-Jahn-Sportpark” di Berlino. Le tedesche giungevano all’atto finale dopo un cammino immacolato di 7 vittorie ed 1 pari, 40 gol fatti (di cui 9 alle ragazze del Torres) e solo 2 subiti. Strada meno spianata per il PSG (6 vittorie, 1 pari e 1 sconfitta, 15 gol a favore e 4 contro), che in Semifinale aveva eliminato le campionesse in carica del Wolfsburg.


E match finale vibrante ma rispettoso delle attese: ritmo lento e Frankfurt a fare la partita, attaccando fino a trovare il gol del vantaggio al 32’ con un colpo di testa di Célia Šašic, capocannoniere indiscussa del torneo con 14 reti (record per la competizione); quindi la risposta francese, con le ragazze del PSG obbligate dal risultato a sciogliersi e proporsi in attacco alla ricerca di un pari che si materializzava al 39’ con la rete di Marie-Laure Delie, anche lei di testa; secondo tempo simile, con le tedesche protagoniste e le francesi pronte a sfruttare i contropiede, con tante occasioni e poca precisione, coi supplementari che aleggiavano sulle calciatrici ormai stanche e soprattutto col gran gol della subentrata Mandy Islacker, che ha deciso la Champions femminile a tempo ormai scaduto.

TABELLINO
1.FFC Frankfurt: Schumann, Hendrich, Priessen, Schmidt (Huth, 78′), Kuznik, Boquete, Marzsán, Laudehr (Ando, 87′), Garefrekes, Šašic, Crnogorcevic (Islacker, 65’).
PSG: Kiedrzynek, Boulleau (Henning, 59’), Delannoy, Krahn, Dali, Houara, Kaci, Alushi (Georges, 57’), Cruz, Assllani (Sarr, 93′), Delie.
Gol: 1-0, min.32: Sasic; 1-1, min.39: Delie; 2-1, min.91: Islacker.
Arbitro: Esther Staubli (Svizzera). Ammonite Lauhder (43’), Delannoy (73’) e Krahn (83′).

Per il Frankfurt è il quarto titolo, un primato con cui tiene a distanza Umeå, Turbine Postdam, Lyon e Wolfsburg (2 a testa), Arsenal e Duisburg (1 trionfo ciascuno). Per il PSG era la prima incursione nell’elite di un calcio in crescita ovunque anno dopo anno.
Ovunque o quasi ovunque. Anche quest’anno, infatti, l’Italia resta dietro, spinta in giù da problemi più culturali che tecnici (proprio mentre si giocava la Finale, la stampa dava voce agli insulti del Presidente della Lega Nazionale Dilettanti al calcio femminile), incapace di andare oltre gli Ottavi di Finale in Champions League (con l’unica eccezione della ventiseienne Sara Gama, triestina, difensore del PSG, rimasta in panchina a Berlino) ed incapace anche di qualificarsi ai Mondiali femminili 2015 che inizieranno tra poche settimane.

 

Mario Cipriano