Terza serie davvero nel caos. Quando inizierà il campionato?

Il pallone sgonfio

Il pallone sgonfio

E’ una delle estati più tormentate, se non la più tormentata, del calcio italiano: Fallimenti, calcioscommesse con conseguenti esclusioni, retrocessioni e penalizzazioni e la questione ripescaggi che tiene in ansia un bel numero di società. Quello più tormentato sembra essere il campionato di terza serie, la Lega Pro che ancora non vede la luce in termini di organico e calendari. Il Consiglio di Lega sembra sia indirizzato a cambiare di nuovo il format del campionato abbassando il numero di squadre da 60 a 54 riducendo sensibilmente le possibilità di professionismo di molte pretendenti.

Una delle più agguerrite è il Seregno che prima si è visto bocciare la domanda di ripescaggio e ora tenta un’altra strada: i lombardi, oltre ad aver presentato domanda di ammissione al posto del Castiglione ha chiesto al CONI di aumentare il numero di squadre da 1 (appunto quello del Castiglione) a 7 in modo da riportare il format a 60.

Il Seregno si è affidato all’avvocato Cesare Di Cintio che un anno fa riuscì a portare a 22 il numero dei club in Serie B. Il ricorso al Collegio di Garanzia del CONI contro la FIGC, si basa  sul caso-Novara e verte sull’articolo 49 delle NOIF, secondo cui il numero dei club che devono partecipare alla prossima Lega Pro è fissato in 60 e che nessuna delibera è stata emessa dal Consiglio Federale della FIGC per modificare tale numero.

E’ stato richiesto anche di abbreviare i tempi di giudizio, rinviando l’inizio dei campionati finché non arriverà la sentenza del CONI. A questo punto sapere quando si scenderà in campo sui campi di Lega Pro è davvero diventato un rebus..