Dopo il no dei crociati a giocare a Serravalle si prospetta una gara “calda”.

Il tecnico del Parma Luigi Apolloni (foto dalla rete)

Il tecnico del Parma Luigi Apolloni (foto dalla rete)

Se la partita contro il Castelfranco è stata all’insegna delle tensioni, è bene che i tifosi del Parma e lo staff tutto si preparino alla “battaglia di Santarcangelo”. Meglio non alzare i toni, ma non si può certo dire che la partita della 14a giornata del girone D di Serie D in programma domenica alle 14.30 al “Valentino Mazzola” tra San Marino e Parma sia avvenuta all’insegna del fair play reciproco.

Nodo del contendere, come spesso successo in questo primo scorcio di stagione, la sede della partita. Ma se contro il Lentigione si è arrivati a un accordo amichevole, con tanto di terzo tempo culinario tra le tifoserie, tra il Ducato e il Titano sono stati tuoni e fulmini. A San Marino avrebbero voluto giocare allo Stadio Olimpico di Serravalle, impegnato però domenica per la partita della Nazionale Under 21 sammarinese contro l’Estonia. Da qui la richiesta di posticipare la partita a lunedì, respinta dal Parma, e la successiva, febbrile ricerca dei padroni di casa di un campo che li “ospitasse”.

L’attesa è durata di fatto da settembre fino a mercoledì scorso quando, appena 5 giorni prima della gara, dopo i tentativi a vuoto con Cesenatico e Gatteo a Mare, è spuntata appunto l’ipotesi Santarcangelo, favorita dal fatto che la locale formazione di Lega Pro sarà impegnata sempre in casa, ma sabato, contro la Lupa Roma. A San Marino non hanno preso affatto bene l’ostruzionismo del Parma così, pur negando che la mini-crisi di risultati (1 punto nelle ultime 2 partite e 0 gol fatti contro Altovicentino e Mezzolara) sia dovuta alla tensione del momento, il presidente Mancini c’è andato giù pesante, accusando il Parma senza mezzi termini;
“Quella di Santarcangelo è una soluzione di rimedio. Il Parma non ci ha agevolato, rifiutando tutte le altre destinazioni. Se ha paura del San Marino io sono contento ma potevano darci una mano venendo a giocare nel nostro stadio lunedì. Senza l’aiuto del Santarcangelo avremmo seriamente rischiato di perdere la partita a tavolino. Speriamo che tutto ciò si ritorca loro contro”.

Insomma, un bell’ambientino. E se la speranza dei tifosi è di incontrare un arbitro più in forma di Turchet, in confusione contro il Castelfranco, il 3-1 di mercoledì al Legnago non permette comunque al Parma di dormire sonni tranquilli. L’avversario sarà infatti la terza forza del campionato, retrocessa dalla Lega Pro dopo 15 anni di permanenza ininterrotta (e il fiore all’occhiello della sconfitta nella finale playoff 2010 contro il Gubbio per la promozione nell’allora Prima Divisione). Pur distante 8 punti dal primo posto, la squadra allenata da Filippo Medri, ex difensore di lungo corso in Serie B con le maglie di Cesena, Cagliari, Ternana e Triestina, è un cliente ostico, soprattutto in casa.

Da qui la delusione della società per non poter sfruttare il fattore campo, nonostante il ridotto numero di tifosi che assiste alle gare casalinghe della squadra del Titano. La società ha comunque indetto la “Giornata Biancazzurra”, che comporterà il pagamento dei biglietti anche da parte degli abbonati, giusto per scaldare l’ambiente… Medri è privo del bomber Olcese, squalificato per 3 giornate dopo un colpo proibito contro l’Altovicentino, nonché uno dei componenti della folta colonia di ex riminesi, completata da Buonocunto e Baldazzi, tutti punti di forza dei biancorossi promossi in Lega Pro nella scorsa stagione a suon di record.

Insomma, per il Parma non sarà facile, ma i crociati dovranno cercare la vittoria, visto che l’Altovicentino a -4 (e una gara in meno) non molla. Psanti però le assenze: ancora fuori per squalifica Guazzo, e ovviamente Longobardi dopo la frattura del malleolo, Apolloni dovrebbe proporre come punta centrale del 4-2-3-1 Riccardo Musetti, atteso ex, avendo militato lo scorso anno nel San Marino tra gennaio e giugno, pur non evitando la retrocessione. Alle sue spalle conferma per l’ispirato Lauria, mentre rischia un turno di riposo l’affaticato Baraye, con Melandri, Sowe e Sereni a giocarsi due posti. In porta ancora Fall, visto l’impegno di Zommers con l’Under 19 lettone, in difesa torna Cacioli per Benassi.

Probabile formazione (4-2-3-1): Fall; Adorni, Cacioli, Lucarelli, Saporetti; Corapi, Giorgino; Lauria, Baraye (Melandri), Sowe; Musetti.