E’ successo il Umbria dove i calciatori dell’Ospedalicchio sono stati rinchiusi per ore nello spogliatoio dai tifosi avversari.
Bloccati dentro lo spogliatoio alla fine della partita. Giocatori e tecnici sono riusciti a lasciare il campo sportivo solo con la scorta della polizia, che ha denunciato quattro tifosi locali. Davvero una brutta avventura per i giocatori dell’Ospedalicchio di Bastia Umbra, al termine del match contro il Calcio Pierantonio 1965 che ospitava la gara. A darne notizia è il quotidiano La Nazione, nelle cui colonne si legge che “la partita era valida per la ventunesima giornata di terza categoria girone A e si è svolta domenica con il risultato di 0 a 0. Alla fine del match, come sempre accade, i giocatori ospiti si sono ritirati nello spogliatoio per cambiarsi e fare la doccia, ma all’uscita hanno trovato una sgradita sorpresa. I tifosi del Pierantonio hanno atteso diversi minuti, e si sono assiepati davanti alla porta bloccando di fatto l’uscita dei calciatori della squadra ospite. Un blitz vero e proprio senza che la dirigenza del Pierantonio ne sapesse nulla. A questo punto gli atleti dell’Ospedalicchio hanno avuto solo una soluzione, quella di chiamare le forze dell’ordine. E così dal commissariato di Città di Castello è partita una pattuglia, che si è recata immediatamente allo stadio della frazione umbertidese. Gli agenti hanno prima cercato di riportare gli animi alla calma quindi hanno fatto uscire gli atleti ospiti, che hanno potuto riprendere tranquillamente la strada di casa. In un secondo momento i poliziotti hanno iniziato ad identificare i tifosi più facinorosi. Alla fine sono state ben quattro le persone a finire nei guai. Gli inquirenti, infatti, stanno effettuando le indagini per capire l’esatta dinamica di quanto avvenuto domenica pomeriggio e non si esclude che verso i supporter violenti possa scattare una querela per violenza privata. Non solo, oltre alla denuncia i tifosi potrebbero essere sottoposti anche a Daspo, il divieto di accedere alle manifestazioni sportive, misura prevista dalla legge italiana al fine di contrastare il fenomeno della violenza negli stadi di calcio“.
fonte: www.perugia24.net