L’Atalanta deve fare i conti col -7 dopo scommessopoli. A Novara si sente la mancanza di Sensibile. Il Siena si candida come outsider.

Pierpaolo Marino

Pierpaolo Marino dg Atalanta (foto dalla rete)

Hanno fatto faville nello scorso campionato di Serie B, meritando il passaggio nella massima serie italiana più di chiunque altro. Parliamo di Atalanta, Siena e Novara, che dopo aver fatto girare la testa agli avversari la scorsa annata nel campionato cadetto si apprestano a prendere parte a quello di Serie A con alterne situazioni.

Partiamo dall‘Atalanta, autentica schiacciasassi dello scorso campionato. Il bel gioco mostrato dalla blasonata squadra di Colantuono non è stato altro che la dimostrazione della bontà di un calciomercato, quello portato avanti dalla società di Percassi, volto al ritorno diretto nella massima serie dopo una scottante retrocessione. Con gente come Basha, Barreto, PettinariArdemagni (giusto per fare qualche nome) la compagine bergamasca fece paura già dal precampionato, mettendo alle corde una squadra del valore del Siviglia vincitore in amichevole all’Atleti Azzurri d’Italia con un 2 a 1 strappato a fatica.


Successivamente al ritorno in Serie A, al termine di un campionato entusiasmante, c’è stato l’ingaggio dell’ex napoletano Pierpaolo Marino nel ruolo di diggì: tutto fa pensare a una salvezza tranquilla al termine del prossimo torneo. L’operatore di mercato neroazzurro chiude per calciatori importanti come Masiello e Lucchini, che coprono la difesa, aggiungendo una scommessa che ricorda tanto quella di Lavezzi vinta ai tempi del Napoli: l’acquisto più oneroso di questa sessione di trasferimenti per i bergamaschi è stato quello dell’argentino Maxi Moralez, giocatore dal fisico minuto (160 cm di altezza) ma dalla tecnica sopraffina. El Frasquito, così come lo chiamano in argentina, è stato prelevato dal Velez per 7 milioni di dollari, poco meno di 5 milioni di euro. I sogni dei supporters atalantini finiscono però di esistere con i primi parziali verdetti dello scandalo calcioscommesse: tre anni e quattro mesi a capitan Doni, probabile -7 in classifica nel prossimo campionato. I neroazzurri per salvarsi dovranno compiere un autentico miracolo!

L’unica squadra capace di tenere testa all’Atalanta nello scorso campionato è stato il Siena, che ha terminato la stagione a meno due dai bergamaschi (79 punti contro 77) mostrando un calcio divertentissimo ed iper offensivo come richiesto da mister Antonio Conte, propagatore del 4-2-4. La squadra toscana punterà ad una salvezza tranquilla per il prossimo campionato, ma patron Mezzaroma ha fatto notevoli sforzi economici facendo capire di non disdegnare una posizione nella parte sinistra della classifica. La Robur ha ingaggiato calciatori importanti come Destro, Paolucci e D’Agostino, riscattando alcuni protagonisti della cavalcata della scorsa stagione. Il mercato del Siena non è finito qui, anzi. Sono vicini gli acquisti di Alexander Manninger dalla Juventus (per lui si tratterebbe di un gradito ritorno) e Daniele Mannini dal Napoli.

I bianconeri sono forse coloro che se la passano meglio tra le tre neopromosse. Il Novara infatti non può far più affidamento sui colpi di genio del ds Pasquale Sensibile, passato a ricostruire la Sampdoria dopo un lavoro eccezionale che ha permesso ai piemontesi la scalata dalla Lega Pro alla Serie B ed il ritorno in A dopo oltre 50 anni. L’assenza dell’abile e furbo Sensibile pesa come un macigno sul Novara, che con Sean Sogliano è riuscito ad assicurare a mister Tesser tanti calciatori interessanti, leggi Morimoto e Meggiorini, ma nessun attaccante di peso capace di assicurare un buon bottino di reti.

Pur avendo tre progetti interessanti, Atalanta, Siena e Novara dovranno sudare per restare in Serie A dopo aver fatto cose fantastiche in serie cadetta.

Gianluca Pepe