Il tecnico dell’Avellino, Bucaro, analizza il momento dei lupi dalla vittoria sul Lumezzane al prossimo impegno di Pavia passando per l’obiettivo salvezza: “Fase offensiva ok, da migliorare quella difensiva, ma fare goal e più difficile di non subirne“.
Alla ripresa della preparazione dopo l’entusiasmante vittoria sul Lumezzane, per l’Avellino ad incontrare i giornalisti non è un calciatore ma il tecnico, Giovanni Bucaro. Il trainer biancoverde domenica, al termine del match vinto contro i rossoblu di Davide Nicola, ha preferito lasciare la ribalta ai due eroi della “remuntada”, il bomber De Angelis e il capitano Millesi. Il tecnico analizza l’importante vittoria sul Lumezzane e presenta la prossima gara che vedrà l’Avellino impegnata sul manto erboso del “Pietro Fortunati” di Pavia contro gli azzurri di mister Rosario Pergolizzi che occupano attualmente la penultima posizione in classifica con 8 punti, in coabitazione con il Viareggio.
L’AVELLINO E LA REMUNTADA VINCENTE CONTRO IL LUMEZZANE: prima di presentare il match contro il Pavia si fa un passo indietro, si parla della vittoria sul Lumezzane di Nicola. Un match dai due volti, che ha regalato diverse emozioni ma anche tanta sofferenza e grandi rischi: “Si abbiamo rischiato perché comunque siamo andati sotto, però la squadra nel primo tempo stava facendo bene. – esordisce cosi il trainer siciliano che poi aggiunge – Ha rischiato qualcosina, è andata un po’ in tilt dopo il goal loro del vantaggio, però comunque la partita ha sempre cercato di portarla in una certa maniera anche bene. Non abbiamo concluso tanto, ci siamo andati vicini con D’Angelo e De Angelis però la squadra era viva: stava facendo la partita, era ordinata quindi il rischio calcolato. Poi ci sta, in queste categorie, fai un piccolo errore e vieni punito; in questo momento appena sbagliamo ci puniscono, però ancora una volta i ragazzi hanno dimostrato di avere grande spirito, grande determinazione. Hanno recuperato la partita, vincendola anche in maniera meritata”.
L’OBIETTIVO RESTA LA SALVEZZA: è un campionato di Prima Divisione Girone A abbastanza equilibrato e livellato verso il basso. A parte la Ternana (in fuga con 4 punti di vantaggio sulla seconda, anche se gli umbri non hanno impressionato più di tanto), dal Taranto a scendere ci sono tante squadre racchiuse in pochi punti. Lo stesso Avellino è ad appena 4 lunghezze dai play off. Continuando su questa strada si può pensare a qualcosa di più della semplice salvezza. Cosa pensa Bucaro dell’andamento del campionato?: ”C’è equilibrio. L’abbiamo detto anche in precedenza. È normale che qualche squadra ha qualcosina in più di te quindi ha più continuità di risultati; l’Avellino deve pensare a giocarsi le partite, domenica dopo domenica, con la mentalità giusta, la mentalità delle ultime partite, quella di provare a vincere; poi puoi anche non riuscirci però lo spirito deve essere quello. Per noi non cambiano gli obiettivi perché significherebbe dopo qualche risultato positivo illudere qualcuno che potrebbe pensare ad altro. Dobbiamo rimanere, come abbiamo detto in conferenza la settimana scorsa, con i piedi per terra, giocarcele domenica dopo domenica e vedere dove possiamo arrivare, però l’obiettivo rimane quello della salvezza”.
L’AVELLINO E L’ECCEZIONALE CONDIZIONE ATLETICA: un altro aspetto fondamentale che si analizza con il tecnico è la straordinaria crescita atletica e fisica che la squadra ha mostrato da un mese a questa parte. L’Avellino dopo un inizio cosi cosi anche sotto il livello fisico è andata via via crescendo e contro Benevento, Como e Lumezzane ha denotato uno straordinario stato di forma. I risultati utili sono arrivati in contemporanea con il miglioramento della condizione atletica: solo un caso o è stato importante anche questo elemento per crescita generale della squadra e l’arrivo dei risultati positivi? Bucaro è concorde: “Quello diciamo è un aspetto importante nel calcio di oggi. Noi in questo momento stiamo bene, la squadra riesce a correre ed avere ritmi per tutti e 90 minuti, quindi, soprattutto nel finale, esce sempre chi sta meglio, in questo momento stiamo meglio e quindi stiamo facendo dei risultati.
È un aspetto importante, è normale che dobbiamo continuare su questa linea. Ogni partita fa storia a se; in questo momento magari i risultati fanno pensare che stiamo correndo più degli altri anche se, ripeto, stiamo bene però poi le partite sono fatte di episodi. In questo momento grazie alla forza della squadra che sta dando tutto, cerca sempre di fare la partita, i risultati ci stanno dando, tra virgolette, ragione quindi viene messa in luce questa situazione. Al di là della bravura del nostro preparatore c’è anche la voglia e la determinazione di questi ragazzi che con dei limiti e con delle cose positive danno sempre tutto e questo deve essere lo spirito, da oggi e da quello che abbiamo fatto prima, fino alla fine del campionato”.
LA CRESCITA DELL’AVELLINO E IL GIOCO DI SQUADRA: l’Avellino anche nell’ultima gara di campionato ha denotato una crescita invidiabile oltre sotto l’aspetto fisico anche sotto quello mentale e del gioco di squadra. Il tridente Millesi-Zigoni-De Angelis ha fatto il bello e il cattivo tempo mettendo in difficoltà la difesa avversaria e aiutando la squadra anche in fase di non possesso. Bucaro elogia i suoi attaccanti ma ricorda che è stato il gioco di squadra l’arma vincente dell’Avellino nelle ultime giornate: “I tre attaccanti si sono messi bene, però diciamo che la squadra è cresciuta non solo in quest’ultima partita, io penso che gia da qualche settimana, prima di Benevento, la squadra sta crescendo e sta crescendo anche notevolmente; quindi questo è un aspetto positivo. Certe volte puoi anche non fare risultato però vedi la squadra crescere e questo per me è una cosa importante. Quindi la forza di una squadra è quella di un collettivo: se tutti remiamo dalla stessa parte allora riusciamo a fare i risultati, come ho detto l’altra volta in conferenza, se giochiamo per reparto, siamo vulnerabili e diventa difficile il nostro campionato”.
BUCARO E LA DIFFIDENZA CHIAMATA PAVIA: 5 risultati utili consecutivi che hanno portato ben 9 punti, frutto di 2 vittorie e 3 pari. A Pavia può essere la cosiddetta gara della svolta. Bucaro non si fida degli azzurri e avverte della difficoltà e delle inside che la gara contro i lombardi nasconde: “Che sia la gara della svolta lo stiamo dicendo oramai ogni domenica. Quella di Pavia sarà una partita particolare perché loro sono dietro di noi, sicuramente faranno il possibile per batterci, come fanno tutte le altre squadre. Non so se può essere quella della svolta, noi dobbiamo andare per grado, perché comunque non possiamo pensare che magari vinci una partita e poi il campionato ti viene in discesa. Ci sarà da lottare fino all’ultima giornata e mi auguro che la squadra riesca a fare e raggiungere l’obiettivo, però sicuramente al di la della partita di Pavia, noi la svolta la dobbiamo dare partita dopo partita. Ci sarà da lottare, da soffrire e, ripeto, il nostro obiettivo è quello, quindi non prescinde dalla partita di Pavia, ma l’importanza nostra è quella di dare continuità e di raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati il prima possibile”.
LA RICERCA DELL’EQUILIBRIO, ATTACCO ROCK E DIFESA LENTA: anche contro il Lumezzane l’Avellino ha subito un goal, portando lo score della casella subiti a quota 21 in 14 partite. A lungo andare subire tanti goal può essere un limite?: “Può essere un limite, però l’Avellino è una squadra che, tranne la partita di Pisa, poi ha sempre segnato. È uno dei migliori attacchi del girone, sicuramente dobbiamo trovare l’equilibrio giusto, però quello non penso sia un problema. Dobbiamo aggiustare, diciamo che è difficile, noi abbiamo subito tanti goal però vedo anche lo score delle altre squadre e tutte bene o male, forse solo la Ternana che è più solida dietro, poi tutte prendono goal.- Bucaro è conscio del fatto che subire tanti goal è un limite, però è convinto che non sarà un problema(finche l’attacco riesce a compensare) anche perché non è solo l’Avellino a subire tanto – Difficilmente una partita finisce 1a0 o 0a0. E’ una tendenza degli ultimi anni del nostro calcio dove comunque si gioca un po’ di più rispetto a prima, quindi non penso possa essere un problema. Dobbiamo sicuramente risolvere il problema dei goal subiti, però quando una squadra fa tutti questi goal, è un merito perché fare goal è più difficile di non prenderli”.
L’IMPORTATE E’ CHE LA SQUADRA PRODUCA GIOCO E FACCIA TANTI GOAL: Bucaro sa che non sempre sarà possibile rimontare lo svantaggio e quindi si deve migliorare questo aspetto. Il tecnico dell’Avellino fedele al credo zemaniano “del fare un goal più degli avversari” spiega che nel calcio è più difficile segnare che non subire: ”Non si può rimontare sempre, però fino ad ora ci siamo riusciti, quindi magari altre volte andremo in vantaggio e non vinceremo la partita. Poi sono episodi che ho detto prima. Ogni partita fa storia a se. È sicuramente un aspetto che dobbiamo migliorare però l’importante è che la squadra produce, gioco e ripeto fare goal è più difficile che non incassare. Se dovessimo giocare solo per non prenderli, magari ci riusciremo però faremo sicuramente poco in fase offensiva”.
VIETATO DISTRARSI IL CAMMINO E’ ANCORA LUNGO E FATICOSO: con la vittoria sul Lumezzane è una giornata abbastanza favorevole dal punto di vista dei risultati delle dirette concorrenti, l’Avellino ha un certo margine di sicurezza dalla zona play out. Ma Bucaro invita a non distrarsi, il campionato è ancora lungo e dietro ci sono formazioni attrezzate per un altro tipo di campionato che prima o poi emergeranno: “Si si è un dato positivo sicuramente (gli 8 punti di vantaggio dai play out ndr), è un dato positivo importante però, ripeto, il campionato è lungo, abbiamo diverse squadre dietro e sono attrezzate anche per fare diversi tipi di campionati tipo la Spal che ho visto ieri (lunedì ndr) sera ed è una delle squadra più forti che ci sono. In questo girone sta avendo problemi, però il campionato è lungo. Di solito quando c’è il giro di boa, le squadre che lottano per non retrocedere fanno più punti di quelle che lottano per vincere il campionato. Quindi, dobbiamo stare attenti, giocarcela partita dopo partita per cercare di fare il massimo, poi tireremo le somme non dimenticando che il nostro obiettivo è quello li, di una salvezza”.
NON SOTTOVALUTARE NESSUN AVVERSARIO: dopo i pareggi contro Benevento e Como e la vittoria sul Lumezzane i tanti elogi ricevuti possono rischiare di distrarre la squadra e portare i calciatori a commettere l’errore di sottovalutare formazioni come Pavia e Spal che sono dietro i lupi e in netta difficoltà. Bucaro è dal post Benevento che ha vestito i panni del pompiere e cerca di tenere sempre alta la concentrazione e la determinazione dei suoi: “Si, può capitare di avere dei cali di concentrazione. Quando lo dicevo dopo il Benevento che avevamo ricevuto troppi elogi, non mi sbagliavo visto che il primo tempo con il Como eravamo rimasti dentro lo spogliatoio. Il rischio c’è, però noi sappiamo qual è il nostro obiettivo: dipende da noi riuscire a tenere il massimo, non ci sono squadre…per me sono più difficile le partite con il Pavia e con la Spal, è più facile quella di Taranto, tra virgolette. Queste due sono più difficili per noi perché sono nostre concorrenti e se pensiamo magari, siccome stanno dietro di parecchi punti rispetto a noi, di essere più bravi, sicuramente perderemo contro queste due squadre. Questa è una cosa che non deve accadere perché per noi è troppo importante il campionato che stiamo andando a fare e il nostro obiettivo è troppo importante quindi cadiamo in rilassatezza, ci lasciamo un po’ andare, diventiamo vulnerabili ed è anche poca cosa per il campionato quindi dobbiamo tenere la concentrazione alta”.
GLI OVER, L’ARMA IN PIU’ DELL’AVELLINO ATTUALE: a Benevento il duo De Angelis- D’Angelo, con il Como Millesi e D’Angelo (oltre Zigoni), con il Lumezzane De Angelis e Millesi: la crescita dell’Avellino è concisa con la crescita degli elementi più esperti che la formazione biancoverde ha in rosa, i quali nei momenti difficili si sono caricati l’Avellino sulle spalle e hanno contribuito alle tre rimonte consecutive. E’ merito dei cosiddetti <<vecchi>> se il lupo non molla mai e vola in classifica?: “Stiamo facendo bene. Secondo me, per quello che abbiamo, per la rosa che abbiamo possiamo fare di più, però stanno facendo bene (gli over), stanno dando continuità ed è importante che i più grandi trascinano i più giovani perché se i giovani crescono, crescono per merito dei grandi e fino a questo momento l’andamento è quello però, ripeto, dobbiamo cercare di mantenere la concentrazione alta. L’importanza di avere dei ragazzi più grandi con grande serietà e grande applicazione è importante perché aiutano a crescere quelli più piccoli”.
BUCARO E ARCURI: contro il Lumezzane il tecnico siciliano ha provato l’azzardo Arcuri. Si chiede a Bucaro come ha visto l’ex Juve Stabia e come giudica il suo esordio con la maglia dei lupi: “Molto bene. Calcolate che lui era un anno e mezzo che non giocava. Si è rimesso in discussione. È venuto anche ad Avellino al minimo salariale che è meno di uno che lavora in ufficio. Sicuramente domenica ha fatto bene. Ho letto qualche critica nei suoi confronti, il calcio poi ognuno lo vede alla sua maniera, però per me è un giocatore importante che ho avuto, lo conosco bene, so che può dare una grande mano all’Avellino perché ha qualità, ha serietà che è la prima cosa che noi come Avellino vogliamo e lui le ha, per me ha fatto una buona partita, è normale che non aveva i 90 minuti sulle gambe. Ha fatto più di quello che poteva fare, secondo me anche bene. Ho grande fiducia del ragazzo, l’ho voluto io e so quello che può dare”.
BUCARO E L’AMATO 4-3-3: nelle ultime gare dell’Avellino, Bucaro ha giocato spesso con il 4-3-3, i lupi hanno segnato tantissimi goal. Il 4-3-3 resta il modulo preferito del tecnico che però è consapevole che dietro si deve migliorare ancora tanto. Prolificità offensiva merito del 4-3-3?: “ Si l’ho detto prima, anche se l’Avellino ha fatto sempre diversi goal, ha sempre segnato anche con un modulo differente. L’importante è che i ragazzi, tutta la squadra, si applichi in quello che deve fare, nei concetti che l’allenatore vuole che faccia. Fino ad adesso l’ha fatto bene, può essere un’arma in più, però sicuramente di questa Avellino, fino a questo momento ha fatto bene la fase offensiva che, ripeto, è più differente di quella difensiva. Quindi sono contento fino ad adesso però anche chi ha giocato domenica in avanti, possono migliorare parecchio, devono inserirsi nei concetti, nei tempi che ancora non sono ottimali. L’Avellino in fase offensiva ha fatto bene. Ripeto deve migliorare come squadra sia nella fase offensiva, che in quella difensiva, però come difensiva stiamo facendo bene. Questo è l’importante”.
CAPITOLO PARTENIO SEMIVUOTO: nonostante il periodo positivo dell’Avellino e gli ultimi entusiasmanti risultati dei lupi, gli spalti del Partenio-Lombardi sono ancora abbastanza vuoti. Contro il Lumezzane erano circa 1500 gli spettatori presenti. Bucaro ribadisce lo stesso concento della conferenza stampa pre-Lumezzane, per lui non è un problema solo dell’Avellino, ma un discorso generalizzato a tutta la Lega Pro: “L’ho detto anche sabato, è generalizzato. Non è solo Avellino che non porta, che porta pochi tifosi allo stadio, è tutto il calcio in questa categoria. Tranne magari la Ternana, che adesso si trova in testa, fa 6/7mila spettatori. Penso che se l’Avellino fosse in testa ne farebbe 20mila. Ripeto dipende da noi: se noi riusciamo a fare gioco e fare risultati, sicuramente la gente tornerà allo stadio, però è un dato generale, non dobbiamo dare colpa soltanto alla piazza di Avellino. Ho fatto l’esempio con Foggia, con altre piazze importanti, fanno pochi spettatori e i motivi sono generalizzati perché comunque è da qualche anno che dalla serie A alle categorie inferiori va meno gente allo stadio”.
FARE RISULTATI PER RIPOTARE IL PARTENIO AI FASTI DEL PASSATO: nonostante l’esiguo numero di spettatori presenti nelle gare interne dei lupi, il tecnico biancoverde non è dispiaciuto o deluso, anzi Bucaro elogia i <<fedelissimi>> e indica la via per riportare al Partenio il grande pubblico: “Mi fa piacere per quelli che sono venuti fino ad adesso, che sono affezionati alla squadra, che hanno sempre seguito quindi per adesso diamo merito a loro. Mi auguro che con i risultati che fa la squadra il Partenio possa tornare ad essere quello che era qualche tempo fa; però è normale che la classifica fa il pubblico, in questa categoria sicuramente, magari se eravamo in B o in A avremmo avuto sempre lo stadio pieno, però in C o meglio in Prima divisione, ripeto, in una piazza come Avellino è difficile da far digerire un metà classifica o dire ci dobbiamo salvare. Purtroppo la gente vorrebbe altro e allora magari ci può essere scetticismo. Ripeto, dipende da noi in questo momento fare risultati, giocare bene per far si che la gente torni in massa allo stadio e sono convinto che da qui alla fine del campionato qualche tifoso in più verrà”.
Pietro Esposito
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